MotoGP
MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP di Germania 2021. Valentino Rossi, un altro passo verso il ritiro?
Serviva una pausa, ma ora è il momento di salire in sella e dare gas. Signore e signori il Motomondiale torna in auge e lo fa per il suo ottavo appuntamento.
Sarà il celebre Sachsenring (Germania) teatro della sfida: la pista più corta del calendario (3.671 metri), da percorre 30 volte con le sue 10 curve a sinistra e 3 a destra, rappresenterà il banco di prova. Occhio alla “Waterfall”. Il circuito teutonico ha tra i punti chiave la 11, una curva a destra da oltre 200 km/h in discesa da affrontare in piega dopo ben 6 curve a sinistra: un punto molto delicato, che in passato ha visto tante cadute per il fianco della gomma non sufficientemente in temperatura a causa della conformazione del layout.
Andiamo a scoprire gli spunti più importanti che vedremo nella tappa tedesca del Mondiale di MotoGP.
1 FABIO QUARTARARO SAPRA’ REAGIRE ALLE PENALITA’ DELLA CATALOGNA?
Il francese Fabio Quartararo riprende il proprio cammino, dopo le penalità subite in Catalogna. Tuta aperta e frenata azzardata costati caro al transalpino, avanti nella graduatoria generale con 115 punti, 14 in più del connazionale della Ducati Pramac Johann Zarco e 25 in più dell’australiano della Ducati Factory Jack Miller. La pista dovrebbe adattarsi bene alla Yamaha, che fa della scorrevolezza la sua arma principale. Quartararo ha voglia di ribadire il concetto: sono io il leader e non ci saranno sconti.
2 FRANCESCO BAGNAIA E DUCATI SARANNO COSTRETTI A GIOCARE IN DIFESA?
La storia parla chiaro: su questa pista, la Casa di Borgo Panigale ha vinto solo una volta nel 2008 e il protagonista di questa “impresa” ha un nome preciso: Casey Stoner. Essere veloce qui per la Ducati significa trovarsi in una nuova dimensione. Lo sperano i citati Zarco e Miller e se lo augura Francesco “Pecco” Bagnaia. Il piemontese nelle ultime due gare non è stato all’altezza della situazione per tanti motivi: dallo shock emotivo per la morte dello svizzero Jason Dupasquier al Mugello a un weekend tra tante ombre nella gestione in Catalogna. Il Ring sarà la chance per rifarsi, ma non nel contesto preferito per il team italiano per quanto detto.
3 CHE MARC MARQUEZ VEDREMO SUL RING?
Scorrendo l’album dei ricordi, si constata una verità di fatto: Marc Marquez e il Ring, un connubio incredibile. Lo spagnolo vince e conquista la pole in maniera ininterrotta dal 2010: prima in 125 (2010), poi in Moto2 (2011 e 2012), quindi in MotoGP (dal 2013). Solo la pandemia ha posto fine alla serie dal momento che nel 2020 su questa pista non si è corso e tra l’altro Marquez non c’era per l’arcinoto infortunio. La curiosità su quale versione di Marc vedremo è molta, visto che l’iberico è reduce da un periodo un po’ particolare perché tre cadute nelle ultime tre gare sono un po’ troppe e pongono l’accento sulle criticità della Honda. Tuttavia la Casa di Tokyo, a segno sempre dal 2010, spera di ritrovarsi nel suo fortino.
4 LA KTM SAPRA’ RICONFERMARSI?
Il secondo posto e la vittoria del portoghese Miguel Oliveira negli ultimi due round hanno fatto capire che la KTM con il nuovo telaio, soprattutto in assetto da gara, ha compiuto un grande passo in avanti su piste dalle caratteristiche veloci come il Mugello e Barcellona. E al Ring? Come detto il layout è completamente diverso: un kartodromo tra saliscendi e una maggioranza imbarazzante di curve a sinistra. Da capire quindi come e se la moto austriaca saprà andar forte anche qui. In caso affermativo, Oliveira in particolare potrebbe diventare una bella bega per tutti.
5 VALENTINO ROSSI, UN ALTRO PASSO VERSO IL RITIRO?
15 punti dopo sette gare disputate sono davvero pochi. Avrebbe sperato in una serie decisamente migliore Valentino Rossi. Il nove volte iridato si presenta sul Sachsenring tra dubbi e perplessità riguardanti sia il suo livello di competitività attuale che il proprio futuro non più agonistico. Valentino ha sempre sottolineato che saranno i risultati a imporre la sua scelta e pertanto per poter pensare di continuare è necessario invertire il trend e mettere nel mirino una top-10 che può essere il vero target del “Dottore”.
Credit: MotoGP. com Press