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MotoGP, Valentino Rossi: “Fatico in frenata, lento in curva. Domani provo le hard, grip fondamentale”

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Valentino Rossi ha iniziato in maniera estremamente difficile il weekend riservato al GP di Catalogna 2021, settima tappa del Mondiale MotoGP che va in scena sul circuito di Barcellona. Il Dottore non è riuscito ad andare oltre il 15mo posto nelle prove libere 1, attardato di 0.889 dallo spagnolo Aleix Espargarò. Nella FP2, invece, l’alfiere della Yamaha Petronas si è ritrovato addirittura in 19ma piazza a 1.601 dal francese Johann Zarco. Strada ancora una volta in salita per il nove volte Campione del Mondo, che non riesce a trovare il bandolo della matassa. Domani dovrà cercare un buon tempo in FP3 per accedere direttamente al Q2 delle qualifiche, anche se sembra decisamente arduo.

Il centauro di Tavullia ha analizzato la sua prova ai microfoni di Sky: “Questa mattina non ero in una posizione fantastica ma avevo un feeling migliore in moto, mentre questo pomeriggio abbiamo provato un setting diverso per migliorare la frenata ma non mi sono trovato bene, ero più lento, soprattutto in inserimento di curva. Sono molto indietro e sono stato lento anche nel time-attack. La moto delle FP1 è molto simile a quella utilizzata al Mugello e domani torneremo ad un assetto simile a quello di questa mattina e vedremo il nostro potenziale. Rispetto allo scorso anno cambia tantissimo sia a livello di setting che di gomme, perché avevamo corso ad ottobre e anche gli pneumatici sono diversi“.

Valentino Rossi ha poi proseguito: “Oggi pomeriggio invece con le modifiche staccavo forte ma poi ero lento in inserimento di curva e non avevo il feeling delle FP1. Su questa pista c’è sempre poco grip e poi le gomme soffrono molto perché ci sono molte curve veloci e lunghe, dove si sta tanto piegati. Domani sarà importante provare la hard e vedere come va. Domenica andrà forte chi sarà bravo a guidare con poco grip“.

Una battuta in chiusura: “Mi hanno chiesto di misurare i battiti, era stato fatto tanto tempo fa insieme al Dr. Costa e allora mi diceva che avevo i battiti di un bambino, visto che lui è sempre molto poetico. Ho visto che ero tra i 150e i 170 e quindi quando uno si allena dovrebbe lavorare intorno a questi, ma dipende molto da atleta a atleta, c’è chi ha battiti più alti ed è in perfetta forma”.

MotoGP.com Press

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