Nuoto
Nuoto, Gregorio Paltrinieri migliora! Ora 3 settimane per cercare la condizione in vista di Tokyo
Gregorio Paltrinieri incrocia le dita e spera. Dopo la “mazzata” rappresentata dalla notizia della mononucleosi, comunicata qualche giorno fa, il fuoriclasse azzurro del nuoto sembra muovere qualche passo in avanti. Il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2021 sembra ancora possibile e la atroce “beffa” potrebbe essere scongiurata.
Da dove arriva questo ottimismo? Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, il ventiseienne nativo di Carpi oggi si sottoporrà al Gemelli di Roma ad una nuova serie di analisi e test clinici per scoprire se i parametri che emergeranno gli consentiranno di partire e affrontare il camp finale preolimpico di Livigno, dove rimarrà tre settimane.
La fase più acuta della malattia sembra superata e lo stesso “Greg” ha raccontato in questo modo come ha affrontato questo momento complicato: “La mia è una mentalità da guerriero. La forza nel superare le avversità è fondamentale”. In questi giorni l’atleta emiliano è arrivato al 70% dei volumi della preparazione tarata per i Giochi Olimpici, ma non basta ancora. Completerà, infatti, il suo lavoro nella piscina Aquagrande di Livigno e dovrà mantenere un delicato equilibrio tra chilometri percorsi e condizioni fisica in vista della partenza per il Giappone, prevista per il 24 luglio, esattamente 4 giorni prima dell’esordio negli 800 sl.
Il medico azzurro Lorenzo Marugo spiega alla rosea come non ci siano rischi per la salute del nuotatore emiliano: “Mantenendo il controllo del metabolismo questo tipo di altura meno pesante non comporta rischi. La diagnosi deve dirci se l’uscita dalla malattia tre settimane prima delle gare potrà consentire a Gregorio di tornare competitivo. Per ora lavora su ritmi bassi e aumenta i volumi mantenendo l’entità dello sforzo. Ha una frequenza cardiaca al 75%, accumulando acido lattico come nel passo centrale di una 10km. L’importante è che lui non abbia perso la sensibilità acquatica”.
Gli esami diranno se Paltrinieri potrà tornare a forzare davvero per una fase finale di lavoro che dovrà portarlo allo stesso livello di Rio de Janeiro 2016. “Non bisogna eccedere ma gestire gli sforzi – conclude Marugo – nella giusta misura, perchè allo stress olimpico si è andato ad aggiungere anche questo intoppo”.
Foto: Lapresse