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Nuoto, Trials Australia 2021: Kaylee McKeown, che record del mondo! Titmus fa tremare il primato dei 400 sl di Katie Ledecky

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Autentici fuochi d’artificio ad Adelaide nella seconda giornata dei Trials olimpici in Australia di nuoto. La squadra “aussie” ha dato prova di grande vitalità e in vista dei Giochi di Tokyo tanti atleti sono pronti a far bene e puntare a qualcosa di molto prestigioso.

Della lista fanno parte sicuramente Kaylee McKeown e Ariarne Titmus. La 19enne nativa di Redcliffe ha centrato il biglietto per il Giappone in grande stile, stabilendo il nuovo primato del mondo dei 100 dorso donne in 57″45 (28″10-29″35), migliorando il limite dell’americana Regan Smith (57″57). Un crono che rafforza l’idea di una McKeown tra le pretendenti all’oro olimpico in questa specialità e anche nella doppia distanza (200 dorso) in cui ci sarà a Tokyo anche Margherita Panziera. Oltre alla citata 19enne australiana, qualificata per le Olimpiadi Emily Seebohm, in 58″59 a precedere Mollie O’Callaghan 58″86 (sotto al crono richiesto dalla Federnuoto australiana, ma esclusa essendo solo due i pass).

Per quanto riguarda Titmus, il ruolo di “Anti-Katie Ledecky” le calza al pennello. L’australiana, quest’oggi, è stata autrice della seconda prestazione di sempre nei 400 stile libero femminili: il tempo di 3’56″90 è valso il nuovo record nazionale e del Commonwealth, a pochissimo dal primato del mondo di Ledecky (3’56″46, nuotato alle Olimpiadi di Rio 2016). Una prestazione mostruosa se si tiene conto che fino ai 350 metri la 20enne originaria di Launceston era in vantaggio sul record dell’americana (57″31, 1’57″49, 2’57″77). Uno squillo forte e chiaro di Ariarne, pronta a battere la statunitense e a migliorare il limite mondiale in Giappone. Alle sue spalle qualificata per Tokyo Tamsin Cook (4’04″10).

Parlando delle altre gare, segnali importanti sono arrivati dai 100 rana donne. La vittoria è andata a Chelsea Hodges (1’05″99) davanti a Jessica Hansen (1’06″69). Per entrambe c’è la qualificazione olimpica, nuotando un crono notevole, ma peggiore di quello fatto registrare nel 2021 da Martina Carraro (1”05″86) e da Arianna Castiglioni (1’05″98) per rendere l’idea. Target centrato per Mitch Larkin nei 100 dorso uomini: una prova dai contenuti tecnici non così elevati dal momento che l’australiano si è imposto con un “normale” 53″40 ed è stato l’unico a rispettare i limiti imposti dalla Federnuoto australiana, visto che Isaac Cooper è giunto secondo in 53″49.

Infine, sigillo di Kyle Chalmers nei 200 stile libero: il campione olimpico dei 100 sl a Rio ha fatto vedere di saper andar forte anche in questa prova, vincendo in 1’45″48 e precedendo di un nulla il vincitore dei 400 sl in questi Trials Elijah Winnington (1’45″55). Una Finale dai connotati natatori molto elevati visto che nella top-4 troviamo in terza posizione Thomas Neill in 1’45″70 e Alex Graham in 1’45″71. Solo sesto Mack Horton in 1’46″33.

Foto: LaPresse

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