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Nuoto, Trials USA 2021, terza giornata. Regan Smith, Ryan Murphy, Lilly King: tre stelle per Tokyo. Out Smoliga e Grevers

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Le star statunitensi rispondono presente nella terza giornata di gare dei Trials 2021 di Omaha, regalano spettacolo e si assicurano la presenza a Tokyo dove saranno in lotta per l’oro. Niente record nazionali o mondiali ma tempi di altissimo spessore a conferma della solidità delle punte del nuoto a stelle e strisce.

Era la giornata del dorso e le conferme attese sono arrivate: in campo femminile Regan Smith, campionessa del mondo in carica dei 200 dorso, mantiene le promesse della vigilia e porta a casa successo e qualificazione olimpica con il crono di 58″35. In questa gara l’esclusione (probabile, visto che sul secondo posto i tecnici Usa possono “lavorare” in qualche modo) più importante, quella di Olivia Smoliga, oro nei 50 dorso a Gwangju e nella 4×100 mista di Rio. La Smoliga ha chiuso al terzo posto con 58″72 alle spalle di Rhyan White, seconda in 58″60.

In campo maschile il campione olimpico di Rio Ryan Murphy si conferma leader della specialità e vince la finale con un buon 52″33, precedendo il giovane Hunter Armstrong, 20 anni ancora da compiere, che ha chiuso in 52″48, migliorando ancora il personale. Escluso eccellente da Tokyo il campione olimpico di Londra 2012 Matt Grevers, solo sesto in 53″27.

La gara che interessava più di tutte il movimento azzurro non ha deluso e ha confermato che Benedetta Pilato e Martina Carraro, per lottare per una medaglia a Tokyo, dovranno ulteriormente migliorare sensibilmente il loro personale nei 100 rana. La “regina” della specialità, Lilly King, non ha deluso, piazzando un altro “sub 1’05”: 1’04″79 che le ha permesso di dominare come da programma la finale, pur con un tempo più alto di quello fatto segnare in semifinale. E rispetto alla semifinale è cambiata anche la seconda classificata, Lydia Jacoby, 17 anni, che piazza un 1’05″28, sopravanzando Annie Lazor, che ha chiuso in 1’05″60 e non sarà a Tokyo.

Nei 200 stile libero uomini l’Australia aveva chiamato domenica con quattro uomini sotto 1’46” e gli Stati Uniti rispondono in modo fragoroso con tre uomini sotto 1’46” e la battaglia per l’oro nella 4×200 è aperta e probabilmente comprenderà anche Russia e Gran Bretagna. La vittoria è andata a Kieran Smith che bissa la qualificazione nei 400 con il tempo di 1’45″29. Ad accompagnarlo a Tokyo sarà Towney Haas con 1’45″66, mentre solo quinto chiude l’atteso Zach Apple con 1’46″45: a Tokyo ci sarà ma solo per la staffetta. A Tokyo ci sarà, invece, Jake Mitchell che, con una insolita prova tempo, si è andato a prendere il posto libero nei 400 stile libero uomini, nuotato in 3’45″86, dopo che domenica nessuno degli avversari di Smith era riuscito a far segnare un crono che autorizzasse la chiamata olimpica.

Katie Ledecky si conferma in forma “normale” facendo segnare il miglior tempo delle batterie dei 200 stile libero con il crono di 1’55″83, che le permette di sopravanzare Madden (1’56″44), McLaughlin (1’57″37) e Schmitt (1’57″53). Nei 200 farfalla uomini le semifinali presentano un ex aequo al primo posto con Luca Urlando (origini italianissime) e Zach Harting che fanno segnare entrambi il tempo 1’55″21, davanti a Julian (1’55″35) e a Bentz (1’55″42): si preannuncia una grande battaglia questa notte per la conquista dei primi due posti.

Dominio di Alex Walsh, invece, nelle semifinali dei 200 misti donne: la rappresentante della University of Virginia fa segnare 2’08″87 e distanzia di oltre un secondo la compagna Kate Douglass, seconda in 2’09″99. Solo quinta Melanie Margalis con 2’11″25: servirà una magia per la qualificazione olimpica questa notte.

Foto Lapresse

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