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Roland Garros 2021, Anastasia Pavlyuchenkova è la prima finalista. Battuta Tamara Zidansek

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A quasi trent’anni ed una carriera solida ma sicuramente non scintillante, Anastasia Pavlychenkova ha fra le mani l’occasione della vita per conquistare il primo Slam della sua carriera. La tennista russa, numero 31 del seeding, rispetta il pronostico contro Tamara Zidansek nella semifinale del Roland Garros, cosa per nulla scontata per quanto riguarda il tennis femminile; un 7-5 6-3 in un’ora e mezza in cui ha tremato assai di meno rispetto alla sua avversaria. Ora è in trepidante attesa della sua avversaria, una tra la ceca Barbora Krejcikova e la greca Maria Sakkari.

Come capita spesso in una partita femminile, l’imprevedibilità regna sovrana. Sin dal primo game si è consapevoli che può succedere qualunque cosa e la russa perde il primo servizio dal vantaggio 40-15 in suo favore. La Zidansek parte con il piede sull’acceleratore, scende bene a rete ma il suo gioco alla ricerca spasmodica del punto è assai rischioso (17 vincenti ma anche 19 errori non forzati), capitolando nel quarto gioco dopo aver annullato tre palle del controbreak. La scena si replica nell’ottavo gioco, da sopra 40-0 la slovena butta via il game e permette alla sua avversaria di servire per il set, ma con coraggio si butta in avanti e replica immediatamente con il punto del 5-4. La partita sembra avviata al tie-break, ma la Pavlyuchenkova, dopo aver rischiato la capitolazione nell’undicesimo gioco, stravolge l’andazzo della partita strappando il servizio subito dopo e chiudendo sul 7-5.

Il secondo parziale è ancora una volta il festival del break. Entrambe le giocatrici pagano lo scotto dell’emozione e le palle break fioccano da una parte e dall’altra. La numero 31 del tabellone deve subito difendersi in apertura per poi sferrare l’attacco nel game successivo, andando sopra 2-0 al secondo tentativo. La Zidansek non si arrende, ma è il momento in cui ogni volta che la slovena tenta di rimettere in piedi la partita, la Pavlyuchenkova fa valere la sua esperienza a buoni livelli e facendo capire perché ha un quarto di finale in tasca in ogni superficie, rispondendo a tono per due volte. Se la cava sul 2-1 e servizio avversario, ma la mazzata finale è sul 4-3 e palla per la slovena: break sul 5-3 e servizio per l’ultimo atto di Parigi. Un sogno che si avvera per la russa, che non si lascia sfuggire l’occasione.

Entrambe le giocatrici non hanno giocato un gran tennis, compiendo più errori non forzati che vincenti, ma alla fine lo scarto minore concesso dalla Pavlyuchenkova (19-22 contro 27-33) le permette di avere la meglio. Molto più concreta la russa nei momenti caldi: la Zidansek ha una palla break in più rispetto a lei, 11 a 10, ma la numero 31 del seeding ne riesce a sfruttare 6, contro le 4 della sua avversaria.

Foto: LaPresse

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