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Roland Garros 2021: Fabio Fognini a caccia degli ottavi. Tante sfide non semplici, ma c’è la minaccia della pioggia

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Il primo venerdì del Roland Garros è pronto a prendere il via sui campi del Bois de Boulogne. Ma c’è un grandissimo avversario che tutti devono fronteggiare, tranne coloro che si trovano ad avere la fortuna di giocare sul Court Philippe Chatrier, al momento l’unico dotato di tetto: la pioggia. In futuro la copertura ci sarà anche sul Court Suzanne Lenglen (in previsione delle Olimpiadi del 2024), ma al momento ne è dotato il solo Centrale.

Si prevede, infatti, che l’acqua possa scendere con percentuali molto alte per sostanzialmente tutta la giornata, dopo che in questi ultimi due giorni non si è palesata nonostante le previsioni dessero poche chance ai pomeriggi parigini in termini di disputa di incontri. Eventuali riprogrammazioni, ad ogni modo, non sarebbero poi così complicate come sembra: il peggio, quello legato ai primi due turni, è passato.

Pioggia a parte, se si riuscirà a giocare, potremo vedere Fabio Fognini a caccia del ritorno agli ottavi di finale, due anni dopo il 2019 che non gli fu amico in seguito alla sconfitta con il tedesco Alexander Zverev. Le chance del ligure passano da un avversario battuto in cinque delle sette occasioni in cui lo ha affrontato, l’argentino Federico Delbonis, con il quale condivide storie importanti legate a punti di svolta della carriera (leggere alla voce Amburgo 2013). Il taggiasco è l’unico azzurro impegnato quest’oggi in singolare, e vuole dar seguito alla bella prestazione messa in mostra con l’ungherese Marton Fucsovics due giorni fa. Nelle corde dell’italiano c’è più tennis rispetto a quel che può far vedere il sudamericano: resta da scoprire se questo basterà.

Giornata importante anche per i big della parte bassa dei due tabelloni. Tra gli uomini, sono tre le sfide che si lasciano vedere: le due certe di giocarsi, quella tra Zverev e il serbo Laslo Djere e quella (in sessione serale) tra il greco Stefanos Tsitsipas e l’americano John Isner, che dieci anni fa qui rischiò di eliminare subito Rafael Nadal, ma anche quella tra il russo Daniil Medvedev e l’uomo dal braccio-cannone che viene dagli Stati Uniti Reilly Opelka. Da non sottovalutare nemmeno il confronto che oppone il norvegese Casper Ruud allo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina.

Al femminile, invece, tanti Stati Uniti sullo Chatrier, un po’ per la presenza di Serena Williams nel derby contro Danielle Collins, un po’ per l’accesa sfida tra Madison Keys e la bielorussa, che negli States vive da tanti anni, Victoria Azarenka. Confronti non scontati, così come quello, forse ingiustamente relegato sul Court Simonne Mathieu, tra la russa Anastasia Pavlyuchenkova e l’altra bielorussa Aryna Sabalenka. Sul campo 14, però, c’è da tenere d’occhio un’altra russa, Daria Kasatkina, che chiede strada alla rumena Sorana Cirstea nella ricerca di quel rendimento che l’aveva portata nelle prime dieci e che sembrava d’improvviso smarrito nei tempi recenti.

Foto: LiveMedia/DPPI/Nicol Knightman – LivePhotoSport.it

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