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Roland Garros 2021: Fabio Fognini carbura per un set, poi domina Fucsovics e vola al terzo turno

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Fabio Fognini si qualifica per il terzo turno del Roland Garros, che raggiunge per la nona volta in carriera. Stavolta a cedere è l’ungherese Marton Fucsovics, sconfitto con un netto 7-6(6) 6-1 6-2 in un match la cui direzione cambia nettamente dopo il tie-break del primo set. Adesso per l’azzurro ci sarà l’argentino Federico Delbonis, con cui vanta un 5-2 nei precedenti. Fognini, con questo risultato, allunga nella classifica degli italiani con più terzi turni Slam in carriera: 21, davanti ad Adriano Panatta con 19 e ad Andreas Seppi con 16.

Parte subito bene il ligure, che prende all’istante un break di vantaggio, restituito però in maniera altrettanto veloce a zero. Una nuova opportunità per Fognini si ripresenta sul 2-2, ma lo scambio lo domina Fucsovics fin dal servizio costringendo l’azzurro all’errore, mentre la seconda chance lo vede mancare di poco un gran vincente. La questione per il taggiasco si complica quando, nel sesto game, si divora il vantaggio di 30-0, commette qualche errore di troppo e regala un altro break al magiaro. Il favore viene subito restituito, con Fognini che nega a Fucsovics il 2-5, gioca benissimo e molto profondo quando si tratta di chiudere il game e recupera.

Si arriva così al tie-break, dove il ligure è aiutato dal nastro per ottenere il minibreak immediato, ma lo restituisce con un doppio fallo sul 3-2. Due splendide difese dell’azzurro costringono Fucsovics a sbagliare lo smash, ma sul punto successivo il gioco continua nonostante il vento alzi terra e un asciugamano: 5-5. Fognini gioca anche il punto successivo tutto in difesa, ma trova un recupero splendido con annesso passante che gli vale il set point. Segue uno scambio lunghissimo, poi Fabio tira un bellissimo rovescio lungolinea che però esce di neanche mezza unghia. Poco male: riprende a forzare di dritto al cambio di campo, chiude a rete e si fa sentire anche vocalmente rispondendo ai sostenitori di Fucsovics, la cui risposta successiva resta in rete e consegna il primo set all’italiano.

Il secondo parziale comincia bene per l’italiano, che quando i punti vanno in lotta in genere li vince e trova il break del 2-0 in maniera anche fortunata (dritto che s’impenna sul nastro, ricade appena oltre la rete ed è un rebus irrisolvibile per Fucsovics). L’ungherese prova l’immediato recupero, ma viene sorpreso da una palla corta di Fognini, e la stessa cosa accade pochi minuti dopo alla seconda chance, mentre la terza l’annulla con un dritto, cui ne segue un altro meraviglioso incrociato in recupero e poi una prima vincente. Due ulteriori palle break arrivano sul 3-0, e sulla seconda l’azzurro trova un altro dritto in corsa dei suoi con cui si apre il campo per il 4-0. Basta poco, al ligure, per chiudere in 33 minuti il set con un perentorio 6-1.

Fucsovics inizia il terzo parziale tentando qualche soluzione di fino, che però non è nelle sue corde: Fognini non concede nulla, si prende subito il break e lo conferma nel giro di pochi minuti. Il ligure resta solido, e nel quinto game sfrutta un altro paio di brutti errori gratuiti del suo avversario (di cui uno provocato da una profonda risposta di rovescio) per involarsi sul 4-1, con il match ormai nelle sue mani su tutta la linea. Bastano 27 minuti al taggiasco per dar forma al successo e a un urlo liberatorio che parte dal Court 14 e lascia intendere solo una cosa: quest’anno si deve fare i conti anche con lui.

Bastano pochi numeri per capire la differenza netta tra i momenti delle due ore e 16 minuti di match: il primo set è quello dell’equilibrio e del 10/14 a rete di Fognini, il secondo è quello dell’11/20 in risposta, mentre il terzo lo vede più solido un po’ ovunque, dal servizio in giù.

Foto: LaPresse

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