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Roland Garros 2021, il cammino azzurro: Berrettini e Musetti da applausi, Sinner fuori fuoco ma fa il suo

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Il Roland Garros 2021 si è concluso in maniera inaspettata, ma quale risultato non lo sarebbe se non vede Rafa Nadal vincitore. Novak Djokovic si è regalato la seconda Coppa dei Moschettieri in bacheca battendo Stefanos Tsitsipas in rimonta e mettendosi in tasca il diciannovesimo Slam della sua carriera; sulla terra rossa di Parigi il tennis azzurro ha però ben figurato, con tre giocatori agli ottavi di finale e Matteo Berrettini che si è piegato ai quarti di finale dal futuro campione.

Partiamo proprio dal romano; il numero 9 del mondo ha giocato per larghi tratti il suo miglior tennis, confermando di trovarsi benissimo sulla terra battuta dopo la finale persa da Alexander Zverev a Madrid. Il braccio ha viaggiato ad alto ritmo in questi dieci giorni, ottenendo tantissimo dal suo servizio e dal dritto; unico dispiacere è stato il non poter sfidare Roger Federer a causa del ritiro dello svizzero, ma contro Djokovic ha dimostrato di poter reggere il suo ritmo, con il numero 1 del mondo che nel finale ha dovuto caricarsi a pallettoni per resistere al ritorno dell’azzurro, cosa che non ha fatto in match dove si è trovato sotto due set a zero.

Nel turno precedente è stato Lorenzo Musetti a doversi arrendere al serbo. Abbiamo tutti negli occhi i primi due set del ragazzo di Carrara, giocati ad un livello stupefacente prima di esplodere fisicamente e doversi arrendere al ritorno del titolatissimo avversario. Ma il suo primo soggiorno a Parigi gli ha insegnato tanto: prime vittorie a livello Slam, primi approcci con il quarto ed il quinto set della sua vita, ed è arrivato subito un ingresso alla seconda settimana. L’impressione è che questo Roland Garros possa essere solo l’inizio di una fulgida carriera.

Jannik Sinner invece non ha giocato il suo miglior tennis in Francia. Sin dal debutto con Pierre-Hugues Herbert ha palesato qualche errorino di troppo con il dritto ed il servizio, oltre ad un po’ di incostanza. Ci si aspettava qualcosa di più contro Rafa Nadal, non una vittoria ma una partita più combattuta; tutto questo rende, all’apparenza, il bicchiere mezzo vuoto. Ma se si guarda la sua avventura da un’altra prospettiva, risulta come nonostante fosse fuori fuoco ha battuto tre avversari tignosi, sottolineando dunque la sua capacità di vincere anche se non gioca al 100% su una superficie che, in fondo, non appare come completamente sua. Per i miglioramenti tecnici, quelli arriveranno: parliamo di un ragazzo che compirà vent’anni il prossimo agosto.

Da sottolineare il terzo turno raggiunto da Marco Cecchinato che ha un sapore davvero dolce, prendendosi anche lo scalpo di Alex De Minaur (Che aveva eliminato Stefano Travaglia) e dimostrando di essere tornato davvero competitivo sulla terra battuta, diventando un avversario ostico per tutti. Andreas Seppi mette a referto una gran bella sorpresa battendo Felix Auger-Aliassime, mentre può esultare Gianluca Mager per il primo successo in uno Slam contro il tedesco Gojowczyk. Da applausi anche Alessandro Giannessi, che entra nel tabellone principale e rischia di combinare un bello scherzo a Kei Nishikori.

Le delusioni arrivano da Fabio Fognini e Lorenzo Sonego. Parziale quella del ligure, che nelle prime due partite si era espresso ad un livello molto alto prima di incappare in una partita storta contro Federico Delbonis, avversario battuto molto spesso in carriera. Ed è un peccato, vedendo anche come si era sviluppato il tabellone dalla sua parte. Il torinese è arrivato forse scarico dopo un’ottima stagione sulla terra, culminata con il successo in Sardegna e la semifinale di Roma e si è arreso in tre set a Lloyd Harris; avrà il tempo di rifarsi. Maluccio anche Salvatore Caruso, subito eliminato contro un giocatore alla portata come James Duckworth.

Fra le ragazze, tre su quattro ottengono il secondo turno. Era difficile che Martina Trevisan potesse ripetere l’exploit dello scorso settembre arrivando ai quarti, ma l’averla vista tornare al successo contro la Van Uytvanck è un sollievo. Camila Giorgi può recriminare per il ko contro Varvara Gracheva, match in cui ha gettato alle ortiche il primo set, mentre Jasmine Paolini ce l’ha messa tutta contro la poi semifinalista Maria Sakkari. Ancora niente vittoria in uno Slam invece per Elisabetta Cocciaretto, uscita malconcia dalla partita contro Ana Bogdan.

Foto: LaPresse

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