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Roland Garros 2021: Novak Djokovic è campione in rimonta, Stefanos Tsitsipas cede dopo oltre quattro ore
Novak Djokovic è per la seconda volta campione al Roland Garros. Il serbo vince la finale dell’edizione 2021 battendo con il punteggio di 6-7(6) 2-6 6-3 6-2 6-4, in 4 ore e 11 minuti, il greco Stefanos Tsitsipas, appropriandosi anche della prima posizione nella Race e raggiungendo quota 19 Slam vinti, a una sola lunghezza sia da Roger Federer che da Rafael Nadal. Il numero 1 del mondo diventa il terzo giocatore, dopo Roy Emerson e Rod Laver, ad aver vinto almeno due volte tutti gli Slam, ed è il primo a farlo in Era Open. Non gli era mai accaduto di trionfare in uno dei quattro tornei maggiori rimontando uno svantaggio di due set, e aggiorna il suo record nelle finali al quinto a 5-1.
Tsitsipas parte con un doppio fallo, ed è subito costretto ai vantaggi da Djokovic, che con una gran risposta si procura una palla break, cancellata di rovescio dal greco. Il serbo però preme da fondo, guadagna una seconda chance, ma l’ellenico, con il servizio, impedisce una delle classiche partenze sprint del numero 1 del mondo. Per alcuni game non ci sono altri scossoni, anche per merito della produttività alla battuta sul lato destro di Tsitsipas. Sul 3-3 30-15 e servizio per il greco, Djokovic tenta di riprendere una controsmorzata del numero 1 della Race, non ci riesce e scivola rischiando di farsi male e di colpire il cubo con lo sponsor Peugeot vicino alla rete. Sul 4-5 il numero 1 del mondo gioca un brutto game, sbaglia uno smash non facile, un dritto e si ritrova a fronteggiare un set point. Lo scambio è lunghissimo, poi Djokovic piazza un rovescio incrociato col quale non lascia scampo all’avversario.
Il game successivo vede il serbo aumentare la pressione, con annessa palla del 6-5 a favore: il greco deve servire la seconda, rimane sempre in difesa e subisce il break. Il leader del ranking ATP, però, gioca un brutto 12° gioco, finendo costretto al tie-break. Tsitsipas guadagna subito due minibreak di vantaggio, prima che sullo 0-4 sia Djokovic a trovare un buon punto con annessa volée di rovescio sopra la rete. Sul 2-4 il greco piazza un gran dritto lungolinea che lo avvicina al set, ma sul 3-5 è il serbo a ricevere l’aiuto della dea bendata: duello a rete, rovescio sul nastro e palla che passa. Il serbo guadagna un set point, ma Tsitsipas con servizio e dritto non gli concede la chance. E, al cambio di campo, i punti li vince entrambi: quello che lo porta sul 6-7 e quello che, con il dritto spedito in corridoio da Djokovic, gli procura il primo parziale dopo un’ora e 12 minuti.
Il serbo non riesce subito a riprendersi dal recente accaduto, e anzi cede subito la battuta a 15. Djokovic prova a cambiare qualcosa, visto che Tsitsipas vive di un ottimo tennis, ma anche cercare di giocare più palle corte non gli torna particolarmente utile: in 22 minuti il greco s’invola sul 2-4, poi sul 15-15 trova un gran punto raccogliendo una palla corta del suo avversario e trasformandola in passante vincente incrociato. Il numero 1 del mondo viene maldestramente a rete subito dopo: due palle break pesantissime, dalle quali si salva un po’ per bravura, un po’ perché il nastro, sulla seconda, porta via il dritto all’ateniese. Con lo stesso colpo, in lungolinea, Tsitsipas si guadagna una terza chance. Djokovic mette in rete il suo, respinto dal nastro; il greco ringrazia e, in soli 31 minuti, si porta a casa anche il secondo set.
Con l’inizio del terzo, il numero 1 del mondo riesce a mantenere un ritmo migliore. Il quarto game è lottato, con i colpi del serbo un po’ più veloci e il leader della Race in leggero calo. Arriva così la palla del 3-1 per Djokovic, cancellata da un perfetto schema palla corta-dritto incrociato. Le palle break diventano quattro, due cancellate da vincenti (smash e schema servizio-rovescio) dell’ellenico, la terza con il serbo che sbaglia di dritto dopo aver costretto l’avversario a difendersi. La quinta chance è quella buona: errore in larghezza di Tsitsipas, break e 3-1.
Sul 4-2, proprio nel momento in cui l’uomo che ha di fronte sembra rimettere in piedi le cose, Djokovic gioca una palla corta di rovescio meravigliosa, cui Tsitsipas reagisce sfogandosi sulla palla. Serve a poco, dato che bastano alcuni secondi per il 5-2 a favore del serbo. Il greco deve anche fronteggiare una situazione di 15-30, sul 30-30 vince uno straordinario scambio a rete e manda il vincitore del 2016 a servire per allungare il match al quarto parziale. Sul 30-30 un dritto in corsa lo manda a set point: prima esterna, dritto verso sinistra, incontro che si allunga.
Si riparte dopo qualche minuto e un controllo del fisioterapista (senza MTO) su Tsitsipas si ricomincia: il nativo di Atene infila una serie di tre errori che gli costa subito la battuta. Djokovic appare sempre più carico, in grado di pungere fin da subito, e anche sul 2-0 sale sullo 0-30 e poi 30-40 su dritto largo del greco, che però trova una buona seconda al corpo per salvarsi. La battaglia diventa feroce, ci sono due altre chance di 3-0 per il leader mondiale, che raggiunge l’obiettivo con una smorzata di rovescio imprendibile. Il destino del set non cambia sostanzialmente più: per la prima volta dal 2004 la finale del Roland Garros va al quinto set. L’ultima volta si era verificata nel 2004, e anche in quel caso in rimonta, ma era un derby argentino, quello della rimonta (con annesso dramma sportivo) di Gaston Gaudio su Guillermo Coria.
Djokovic parte subito forte con lo 0-30, ma ace e dritto in avanzamento pareggiano la situazione per Tsitsipas. Questi incappa in un rovescio lungo, che vale la palla break per il serbo: serve un contropiede di dritto per annullarla. Il greco deve faticare per qualche ulteriore punto, e alla fine riesce a tenere la battuta. Sull’1-1 15-15 arriva una controsmorzata incrociata del serbo che manda in visibilio il pubblico; si va di nuovo ai vantaggi, e l’ellenico concede di nuovo una chance al suo avversario. Stavolta il numero 1 del mondo viene messo fuori posizione dal dritto di Djokovic, il rovescio in controbalzo non rientra ed è 2-1.
Il serbo è sempre più nella partita, Tsitsipas è invece sempre più in confusione, ma regge ancora: sul 4-2 ci sono due palle break pesantissime, cui il greco reagisce con un paio di invenzioni, poi il numero 1 del seeding commette un paio di errori che mantengono vive le speranze dell’avversario. Due volte il serbo arriva a due punti dalla vittoria, ma un rovescio e una buona prima del greco, che pure un paio di occasioni le ha sprecate nel game, fanno sì che debba andare a servire per andare a prendersi il Roland Garros. Djokovic compie un paio di errori che tengono in vita Tsitsipas, arriva a match point, si vede passare a destra un rovescio lungolinea maestoso dell’ellenico, poi guadagna un’altra chance per chiudere e la sfrutta con la proiezione verso la rete.
Se la seconda di servizio aiuta Tsitsipas nel primo set (12/18 nei punti vinti), e nel secondo il ventiduenne è superiore in tutto, è dal terzo che il capoclassifica del ranking ATP inizia a spingere molto di più, approfittando di una generale discesa del rendimento della battuta del suo avversario, che nel parziale decisivo mette appena più del 50% delle prime in campo.
Foto: LaPresse