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Roland Garros 2021, Novak Djokovic gigantesco! Sconfigge l’invincibile Nadal sul rosso ed è in finale!

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Solo un alieno poteva battere l’uomo più forte della storia sulla terra rossa: Novak Djokovic si conferma tale battendo Rafa Nadal nella seconda semifinale del Roland Garros, al termine di una partita bellissima chiusa in quattro set (3-6 6-3 7-6 6-2) dopo quattro ore e undici minuti di tennis meraviglioso. Nole vince soprattutto grazie alle sue doti di fondo, apparendo più lucido dopo le prime due frazioni rispetto a un iberico leonino fino al termine della sfida, ma che ha dovuto incassare la terza sconfitta della sua carriera nell’impianto parigino, la seconda per mano del serbo. Ora il secondo torneo dello Slam avrà un nuovo padrone per questo 2021, con il numero 1 al mondo che affronterà Stefanos Tsitsipas.

Come ci si può aspettare dai due, l’inizio è già lungo e combattuto. Djokovic va subito a pressare cercando di far correre Nadal, ottiene dividendi nel breve periodo senza però concretizzare il suo predominio. L’iberico è il solito chirurgo quando la palla scotta annullando tre palle break nel primo gioco, riuscendo sempre a costringere l’avversario ad un colpo in più. E accade anche nel secondo gioco, quando il numero 1 al mondo si intestardisce con i dropshot sempre letti dall’iberico, e da sotto 40-15 si prende il primo break con un passante in avvicinamento. Djokovic è scosso e per 40 minuti assistiamo alla replica del primo set dello scorso anno, con Rafa che domina in lungo e in largo e vola 5-0. Il serbo riesce a riprendere il ritmo della partita, recupera un break ma non basta per salvare il primo set sul 6-3.

Però il numero 1 ha riacquisito serenità, mentre Rafa ha abbassato leggermente il livello spaziale tenuto nei primi cinque giochi. Djokovic conquista così un meritato break accompagnato dal favore del pubblico, ma il mancino di Manacor non è il re del rosso per caso: riveste i panni del chirurgo e, tornando a giocare praticamente sulle righe, replica immediatamente a zero. Il serbo però non si lascia condizionare e a furia di spostare l’avversario, riesce ad aprirsi uno spiraglio sfruttato per il 5-2. Gli scambi sono durissimi, Nadal prova con ogni mezzo a recuperare il break procurandosi anche la palla del 5-4, Nole è freddissimo e riesce a portarsi a casa un tiratissimo secondo set.

Dopo due ore, in apparenza è il serbo ad avere più riserve di energie. Il padrone del Roland Garros è costretto ad affrontare cinque palle break in due dei primi tre game al servizio. Reagisce da campione quale è nelle prime quattro, ma poi deve cedere sull’ultima affossando il dropshot. Rafa è al solito una tigre, si gioca tutte le sue carte appena possibile strappando l’immediato controbreak al termine dell’ennesimo game combattuto a spada tratta, ma ne paga le conseguenze subito dopo perdendo il servizio a zero. Dare per morto Nadal però è impossibile. Gli scambi fiume sono all’ordine del giorno, e con due dritti in campo aperto si regala il 5-5 allo scoccare delle tre ore. Spinto dalla passione del tifo, Rafa conquista anche una chance per chiudere il terzo set, ma Djokovic risponde da campione e porta la contea al tie-break, dove una volée sbagliata fa pendere la bilancia dalla parte del serbo dopo ben novantuno minuti di gioco.

Non molla Nadal, che decide di tentare il tutto per tutto in risposta. E lo fa perfettamente, con due vincenti sulle seconde di servizio dell’avversario. La spia della riserva dell’iberico sta però lampeggiando pericolosamente, i suoi movimenti sono meno frenetici e arriva sulla palla con una frazione di secondo di ritardo rispetto ai primi due set. Nole è fresco come una rosa e piano piano inizia a mettere le mani sulla partita; sempre la scelta giusta al momento giusto, dettando il ritmo come un direttore d’orchestra. Il controbreak arriva nel quarto gioco e lì il numero 1 del mondo mette la freccia, continuando a giocare a livello altissimo e trionfando nel tripudio parigino.

Ha influito enormemente la capacità di Djokovic di limitare gli errori in scambi durissimi: 37 sui 124 punti concessi a Nadal, che dall’altra parte ha commesso ben 55 non forzati, ben 23 nel corso del terzo set. Nole ha fatto valere tutte le sue capacità in risposta, portandosi a casa ben 63 scambi sul servizio dell’iberico e mettendo in campo ben 50 vincenti, al termine di una partita stratosferica per entrambi, ma dove il livello del vincitore è stato semplicemente superiore dallo scoccare delle due ore in poi.

Foto: LaPresse

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