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Tennis, Matteo Berrettini conquista il Queen’s e lancia il guanto di sfida a tutti per Wimbledon
Matteo Berrettini, una conferma costante. L’azzurro prosegue nel suo incedere convincente nel circuito ATP, ottenendo la prima vittoria di un torneo 500 e di un certo prestigio, ovvero il Queen’s.
E’ vero, il tabellone di quest’anno non era da far tremare i polsi e nello stesso tempo lui era la testa di serie n.1 del tabellone. Tuttavia, non era scontato che, dopo un lungo periodo sulla terra nel quale si era imposto nell’ATP 250 a Belgrado, raggiunta la Finale 1000 a Madrid e i quarti al Roland Garros, alla prima apparizione sull’erba si vincesse.
Alla fine della fiera si tratta di un successo prestigioso perché nessun italiano si era spinto a tanto, andando ad arricchire un’annata nella quale il romano è diventato l’unico rappresentante del Bel Paese ad aver raggiunto almeno gli ottavi di finale in tutti gli Slam. Questi riscontri evidenziano una certa continuità di rendimento e una crescente consapevolezza dei propri mezzi.
E a Wimbledon dunque? Sull’erba di Church Road l’azzurro sarà testa di serie n.8, vista l’assenza di Rafael Nadal, e potrà avere un cammino fino agli ottavi di finale maggiormente nelle sue mani, poi si vedrà in base al tabellone. Le prospettive per andare molto avanti nei Championships ci sono, ricordando l’esperienza della seconda settimana del 2019.
Le armi di cui dispone Berrettini (servizio e dritto) sono notevoli e possono ben adattarsi all’erba, anche se la risposta rimane un punto debole, nonostante degli oggettivi miglioramenti vi siano stati dal lato del rovescio. Probabilmente, la maggior “lentezza” dei campi di Wimbledon rispetto a quelli del Queen’s potrebbe sorridere all’italiano che così avrebbe maggior “tempo” nel rispondere alle bordate dei rivali.
Su di una superficie così particolare, nella quale la consistenza di Roger Federer e tutta da vedere al pari della truppa Next Gen, l’avversario di Novak Djokovic (favorito n.1 per il successo finale) potrebbe essere proprio Berrettini. Non resta che attendere l’esito del sorteggio che già potrà far capire il destino dell’italiano.
Foto: LaPresse