Tennis

Tennis, Roger Federer sulle Olimpiadi di Tokyo: “Ci andrò se avrà senso per me e per la mia famiglia”

Pubblicato

il

Un Roger Federer tirato a lucido? Se si guarda all’esordio nel Roland Garros 2021 sembrerebbe proprio di sì. Agile e potente, il tennista svizzero ha vinto e convinto contro l’uzbeko Denis Istomin.

Certo, l’avversario non è un fulmine di guerra sulla terra e Roger conosce vita, morte e miracoli di Istomin. Non a caso è arrivata l’ottava vittoria in altrettanti match disputati. Nel prossimo turno è atteso da un incrocio di tenore diverso, ovvero contro il croato Marin Cilic. Una storia di confronti molto importanti tra i due, ricordando le Finali a Wimbledon 2017 e agli Australian Open 2018 vinte dall’elvetico.

Vero è che il livello di gioco espresso dal croato è molto diverso rispetto a quegli incontri e si potrebbe pensare che Roger abbia delle chance concrete per replicare. Resta infatti negli occhi la sua maggior dinamicità e un colpo di palla nettamente migliore rispetto all’apparizione di Ginevra, dove fu sconfitto dallo spagnolo Pablo Andujar.

Ho pagato il prezzo del ritorno su una superficie che non è per me la più facile per rientrare. Sulla differenza di prestazioni credo abbia anche influito la tipologia dell’avversario: qui sono riuscito a chiudere molti punti entro i cinque colpi, cercando quando necessario la discesa a rete, la smorzata o la giocata in anticipo. A Ginevra, per varie ragioni, tutto questo non ha funzionato al meglio“, ha spiegato il rossocrociato in conferenza stampa (fonte: ubitennis).

L’obiettivo della sua programmazione, comunque, resta Wimbledon. Ragionamento un po’ diverso invece sulle Olimpiadi di Tokyo, dal momento che l’asso nativo di Basilea ha lasciato spazio ad alcuni punti interrogativi: “Sono combattuto, se le cose nel mondo andassero meglio io non lo avrei mai il dubbio se giocare o no i Giochi. Il mio desiderio è quello di essere a Tokyo, ma andarci deve avere senso per me, per il mio team, per la mia famiglia e per la Svizzera. Deciderò tra due settimane, o comunque entro il prossimo mese“.

Foto: LaPresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version