Ciclismo
Tour de France 2021, arriva la cronometro! Chi può guadagnare e chi perdere. Roglic spalle al muro
La classifica è ancora molto aperta e corta, ma arriva subito un primo punto di svolta per il Tour de France 2021, dopo solamente quattro tappe. Domani in programma la quinta frazione: si tratta della cronometro Changé-Laval Espace Mayenne. Una prova contro il tempo di 27,2 km ideale per gli specialisti, visto il percorso completamente pianeggiante.
Chi riuscirà a guadagnare spazio? Chi invece dovrà difendersi e perdere il meno possibile? Le cadute in questa partenza terribile di Grande Boucle hanno già creato parecchie difficoltà. Richard Carapaz è riuscito a salvarsi al meglio ed è diventato praticamente capitano unico della Ineos Grenadiers visti i problemi vari tra Richie Porte e Geraint Thomas (entrambi chiamati a rimontare). L’ecuadoriano è virtualmente primo tra gli uomini di classifica, ma sicuramente soffrirà in una specialità lontana dalle sue caratteristiche.
Gli occhi sono ovviamente puntati sugli sloveni. Tadej Pogacar veste la Maglia Bianca, ma anche lui ieri è stato costretto a cedere qualche secondo in un finale thriller. Il capitano della UAE Emirates ha dimostrato lo scorso anno di gradire le prove contro il tempo e potrebbe sicuramente annullare il gap da Carapaz, guadagnando sugli altri scalatori.
Si trova praticamente già spalle al muro Primoz Roglic. Oltre un minuto perso per il leader della Jumbo-Visma che, al termine della giornata di domani, almeno alla vigilia del via da Brest, avrebbe sognato addirittura la Maglia Gialla. Ora si trova costretto ad inseguire e deve pagare anche alcune problematiche a livello fisico dopo la caduta. Sarà sicuramente un punto cruciale delle sue tre settimane.
Il nome a sorpresa che può sfruttare la prova contro il tempo di domani è quello di Wilco Kelderman (Bora-hansgrohe), grande specialista, mentre con la sua esperienza può fare sicuramente bene Rigoberto Uran (EF Nippo). Sarà invece sofferenza per i vari Enric Mas (Movistar), Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic) e David Gaudu (Groupama FDJ), scalatori puri.
Foto: Lapresse