Ciclismo
Tour de France 2021, due cronometro per specialisti e 58 km complessivi. Roglic e Pogacar partiranno già con un tesoretto…
In questa Grande Boucle 2021 che sta per cominciare, per la prima volta dal 2017, ci saranno due cronometro individuali nel tracciato. Si tratta della quinta tappa, la Changé-Laval di 27,2 chilometri, e della ventesima, la Libourne-Saint-Émilion di 30,8 chilometri. Prove relativamente brevi, le quali non scaveranno solchi incolmabili, ma permetteranno sicuramente ad alcuni corridori di mettere un margine importante tra sé e gli altri rivali.
Ambedue le prove contro il tempo di questa Grande Boucle, inoltre, sono totalmente pianeggianti. Esse non hanno davvero nulla in comune con la Lure-La Planche des Belles Filles dell’anno scorso. La crono in questione, infatti, non solo prevedeva l’arrivo in vetta a un erta decisamente dura, ma costringeva i corridori a prodursi in uno sforzo di quasi un’ora. In sostanza non bastava avere buone gambe o una buona attitudine a cronometro per primeggiare, ma era necessario saper gestire le energie in modo pressoché perfetto.
Nelle cronometro di questo Tour de France, invece, i corridori saranno chiamati a farse sforzi più brevi e intensi e ci sarà meno spazio per le sorprese. Gli specialisti primeggeranno, mentre gli scalatori più puri dovranno cercare di limitare i danni. Tra gli uomini di classifica, chi dovrebbe avere queste due cronometro a suo favore, tra gli altri, sono i due principali indiziati al successo finale: Primoz Roglic e Tadej Pogacar.
Sulla carta, per la verità, sono cronometro proprio perfette per Roglic. Lo sloveno della Jumbo-Visma è solito esaltarsi su sforzi di durata non eccessiva, mentre tende ad esporre un po’ il fianco quando è costretto ad andare a tutta per un arco temporale superiore ai cinquanta minuti. Pogacar, ad ogni modo, ha le qualità per andare fortissimo a sua volta, anche se la recente controprestazione al campionato nazionale a cronometro, ha destato qualche perplessità.
Foto: Lapresse