Seguici su

Ciclismo

Tour de France 2021, l’errore tattico di Sonny Colbrelli. Ma è Alaphilippe il grande sconfitto. E Van Aert…

Pubblicato

il

La seconda tappa del Tour de France 2021 ha visto Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) surclassare letteralmente la concorrenza. Oltre al neerlandese, possono sorridere anche i due fenomeni sloveni Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che sembrano essere testa e spalle sopra gli altri uomini di classifica, e il silenzioso, ma sempre solido Wilco Kelderman (Bora-Hansgrohe), l’unico a non aver perso contatto dai primi due classificati della scorsa edizione della Grande Boucle.

Diversi altri atleti, invece, non possono essere particolarmente soddisfatti delle loro prestazioni odierne. Per Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious), ad esempio, è stata una giornata dal sapore agrodolce. Il campione d’Italia ha ritrovato brillantezza dopo la controprestazione di ieri, ma nel finale è partito troppo presto e la sua azione è servita più a van der Poel, che lo ha usato come punto d’appoggio, che non a lui. Va da sé che il neerlandese, oggi, fosse imbattibile. Ma con una diversa gestione delle energie, Sonny avrebbe potuto strappare un piazzamento importante utile, soprattutto, in ottica maglia verde.

Non è stata una frazione da ricordare nemmeno per Julian alaphilippe (Deceuninck-Quick Step). La tappa di oggi si è sviluppata in modo diverso rispetto a quella di ieri e ha richiesto che i corridori si producessero in più cambi di ritmo. Il campione del Mondo è letale sul primo scatto, ma non ha le doti di recupero nel breve di van der Poel e, dopo aver fatto la volata sul primo passaggio in vetta al Mur de Bretagne, ove era posto il traguardo volante, si è trovato un po’ a corto di energie. Il transalpino ha comunque conquistato un buon quinto posto, ma si è visto costretto a cedere la maglia gialla a Mathieu van der Poel.

Ancor più opaca, invece, è stata la prestazione di Wout Van Aert. Il campione del Belgio, al contrario di ieri, non si è messo al servizio di Primoz Roglic. Ciò nonostante, però, non è stato capace di essere competitivo sul Mur de Bretagne. Van Aert, dal punto di vista dell’esplosività, è sempre stato un filo inferiore ai rivali van der Poel e Alaphilippe. Al momento, però, il crossista fiammingo è ben lontano dal suo top, per quanto concerne questo parametro, e appare ancora imballato. L’occasione per il riscatto l’avrà mercoledì, quando si terrà la prima cronometro di questa Grande Boucle.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità