Ciclismo
Tour de France 2021, Mathieu van der Poel nel segno di Nonno Poulidor. Il Fenomeno confeziona un numero da antologia
Mathieu van der Poel voleva tappa e maglia gialla dopo la controprestazione di ieri, nella prima frazione del Tour de France 2021, e ha raggiunto il suo obiettivo confezionando, tra le strade della Bretagna, un numero da autentico fuoriclasse. Il Fenomeno, questa mattina, si trovava a 18″ dal leader Julian Alaphilippe e per strappare all’iridato il simbolo del primato, non gli sarebbe bastato il successo parziale.
Stante il fatto, oltretutto, che il Mur de Bretagne è una salita su misura per lui, stamattina era pressoché impossibile pensare che Alaphilippe avrebbe potuto perdere la maglia gialla. Ma “impossibile”, evidentemente, è un termine che non esiste nel vocabolario di Mathieu van der Poel. Il fuoriclasse neerlandese, infatti, è partito ai piedi del Mur de Bretagne, durante il primo passaggio sull’erta in questione, e, con un bel numero, è andato a conquistare gli otto secondi di abbuono disponibili al traguardo volante posto in cima all’ascesa bretone.
Van der Poel, che è stato ripreso poco dopo lo scollinamento, si è sobbarcato uno sforzo decisamente intenso. Nessun altro corridore al mondo, nell’arco dei dieci chilometri che separavano la prima e la seconda scalata del Mur de Bretagne, sarebbe stato capace di ritrovare le energie necessarie per prodursi in un altro scatto di quell’entità. Ma il nipote del grande Raymond Poulidor è un atleta unico, abituato alle accelerazioni continue e brucianti del ciclocross e in possesso di qualità atletiche con pochi eguali nel mondo dello sport.
Il Fenomeno non ha preso la salita finale nelle prime posizioni, ma al momento opportuno si è riportato in testa con facilità imbarazzante. Quando Sonny Colbrelli ha provato a partire, van der Poel è balzato alla sua ruota. A quel punto, mancavano 700 metri all’arrivo e l’iridato in carica del ciclocross aveva un unico modo per sfilare la maglia gialla ad Alaphilippe, ovvero scattare e fare il vuoto. Infatti, se van der Poel avesse vinto in volata e Alaphilippe fosse arrivato con lo stesso tempo, a quest’ultimo sarebbe bastato entrare nei primi diciannove per salvare il simbolo del primato in virtù dei migliori piazzamenti.
Il nipote e figlio d’arte, allora, non ha esitato e si è prodotto in una fucilata delle sue. Neanche i fenomeni sloveni Primoz Roglic e Tadej Pogacar sono riusciti a rispondere e il neerlandese, così, ha preso il volo fino al traguardo. Van der Poel ha guadagnato otto secondi più altri dieci di abbuono su Alaphilippe, i quali, sommati a quelli presi al primo passaggio in vetta al Mur de Bretagne, gli hanno permesso di vestirsi di giallo.
Mathieu ha rischiato di compromettere la vittoria di tappa in nome di un obiettivo più grande. La gialla, infatti, per lui ha un significato unico, dato che il sogno di suo nonno Raymond Poulidor era di vedere il nipote indossare quella maglia che lui aveva solo sfiorato in carriera. Con una motivazione del genere, van der Poel non poteva proprio esimersi dal provare il tutto per tutto e regalarci, così, una pagina di sport che difficilmente dimenticheremo. Anche nel ciclismo del 2021, il coraggio può essere premiato. E se ti chiami Mathieu van der Poel è sempre tutto un po’ più semplice.
Foto: Lapresse