Ciclismo

Tour de France 2021, quattro cadute: chi è rimasto coinvolto. Roglic perde 1’21”, Carapaz guadagna su Pogacar

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L’odierna terza tappa del Tour de France 2021, la Lorient-Pontivy, è stata contraddistinta dalle cadute. Troppo pericolosi gli ultimi venti chilometri per essere proposti al terzo dì della manifestazione ciclistica più importante. Già nelle prime fasi della frazione, ad ogni modo, sono finiti a terra alcuni corridori, tra cui Robert Gesink (Jumbo-Visma), che è stato costretto al ritiro, e Geraint Thomas (Ineos), il quale, invece, è riuscito a ripartire nonostante sembrasse assai dolorante.

Nel finale, invece, tra i vari corridori finiti per terra, quelli che hanno subito le conseguenze peggiori sono stati Jack Haig (Bahrain Victorious), il quale si è visto costretto a ritirarsi, Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Miguel Angel Lopez (Astana). Gli ultimi due hanno perso 1’21” dal plotone dei primi e lo sloveno ha concluso la tappa con vistose ferite in varie parti del corpo. Non sarà facile, per Primoz, rendere sui suoi livelli abituali nei prossimi giorni.

Non è caduto, ma ha comunque perso del tempo, nel finale, anche il campione uscente Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Lo sloveno è stato rallentato da una scivolata di altri corridori e ha lasciato sul piatto 26″ nei confronti dell’ecuadoriano Richard Carapaz (Ineos), il quale è stato l’unico, tra i favoriti, che è riuscito a concludere la frazione nel gruppo di testa. Grazie ai secondi conquistati nelle due tappe precedenti, ad ogni modo, Pogacar si trova a soli 8″, nella graduatoria generale, da Carapaz.

Infine, durante la volata finale, sono finiti per terra anche Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), due dei principali velocisti presenti al via di quest’edizione della Grande Boucle. Ambedue sono riusciti a concludere la frazione, ma il primo pare essersi fatto molto male e le sue condizioni verranno valutate nelle prossime ore. In precedenza, tra gli sprinter, erano caduti anche Arnaud Demare (Groupama-FDJ) e Mark Cavendish (Deceuninck-Quick Step).

Foto: Lapresse

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