Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Ciclismo
Tour de France 2021: Rigoberto Uran, regolarità ed esperienza per dare l’assalto alla top5. Le crono lo favoriscono
È un Rigoberto Uran sorprendente quello che abbiamo piacevolmente seguito in occasione del Giro di Svizzera andato in scena circa due settimane fa e dove, con grande brillantezza e regolarità, il colombiano ha portato a casa la cronometro finale e il secondo gradino del podio. Il tutto al termine del test per eccellenza in vista del Tour de France che prenderà il via dopodomani, sabato 26 giugno, da Brest.
La prestazione in terra elvetica della punta dll’EF Education Nippo ha esaltato e non poco i vertici della formazione statunitense, intenzionati a puntare in grande per quanto riguarda la classifica generale della Grande Boucle. Ciò che ha dimostrato il sudamericano, già secondo al Tour del 2017, come del resto al Giro d’Italia del 2013 e del 2014, sono segnali che non si vedevano da tempo, e che sono arrivati dopo un periodo davvero complicato per lui, tra un inizio di stagione senza corse in Colombia, la nascita della sua primogenita (unica grande gioia) per cui ha dovuto rinunciare all’UAE Tour, una Vuelta Catalunya non eccelsa, e uno stop di due settimane per la positività al Covid-19.
Il che ha comportato ad un brusco stop dell’annata e una ripresa, proprio in occasione del Giro di Svizzera, dopo praticamente due mesi e mezzo senza corse. Un rientro in gara che ha lasciato tutti quanti a bocca aperta con prestazioni che non si vedevano da davvero tanto, troppo tempo, e che hanno fatto ben sperare per l’ormai imminente Tour de France. Con lui ci saranno Stefan Bisseger, Magnus Cort, Ruben Guerreiro, Sergio Higuita, Neilson Powless, Jonas Rutsch e Michael Valgren.
Dunque una formazione molto variegata che potrebbe ben comportarsi nelle tappe più complicate in favore di Uran che, tra l’altro, avrà davanti a sé la bellezza di 58 chilometri a cronometro che giocano totalmente a suo favore rispetto a tanti altri big. L’esperienza c’è, è risaputa. Il Tour lo ha sempre esaltato e al contempo un po’ amareggiato, come se fosse una sorta di amore e odio tra i due. Gli anni passano anche per lui, certo, ma con una condizione così eccelsa, sarebbe una follia non provarci di nuovo.
Foto: Lapresse