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US Open 2021 golf: Richard Bland e Russell Henley, il duo delle sorprese al comando. 10° Migliozzi, calano i Molinari

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Si è completato stanotte un secondo giro pieno di sorprese allo US Open 2021. A San Francisco, su quel Torrey Pines Golf Course che già ospitò un’edizione veramente fuori dall’ordinario (vinse Tiger Woods su Rocco Mediate al playoff a 18 buche di lunedì), non ci sono i nomi che ci si aspetterebbero al comando. L’inglese Richard Bland (-4 di giornata) e l’americano Russell Henley (-1), infatti, si trovano entrambi a -5: se il secondo ha assommato 3 vittorie sul PGA Tour in carriera, l’ultima delle quali nel 2017, il primo sta vivendo il momento più bello della sua vita golfistica a 48 anni, dopo aver vinto un mese fa il British Masters.

I grandi nomi però sono ancora lì: il sudafricano Louis Oosthuizen e il rampante USA Matthew Wolff sono a un colpo (-4), l’uno pari con il par nel venerdì californiano e l’altro a -3, pronti a piazzare la zampata in caso di necessità. Quinti a -3 complessivo sono il veterano Bubba Watson, due Masters in carriera, e lo spagnolo Jon Rahm, per il quale la questione Major non è di se, ma di quando.

Terzetto al settimo posto con i due statunitensi Kevin Streelman e Xander Schauffele entrambi a -2, insieme al canadese Mackenzie Hughes. E c’è da rimarcare anche il decimo posto di Guido Migliozzi, che si sta comportando in maniera estremamente convincente al primo Major in carriera con il -1 della seconda giornata (per lui tre birdie e due bogey). Il vicentino si trova con Scottie Scheffler e Patrick Rodgers, entrambi a stelle e strisce.

Calano le quotazioni dei due fratelli Molinari. Francesco riesce in qualche modo a limitare i danni, in un field nel quale la quota dei pari con il par nel torneo finisce con il gruppo dei tredicesimi che comprende Justin Thomas, Brooks Koepka, Collin Morikawa e Bryson DeChambeau. “Chicco” è 30° con +5 di giornata, pagando sei bogey a fronte di un birdie in quello che è un +1 complessivo; per Edoardo, invece, +5 con tanti problemi nelle prime 6 buche (tre bogey e un doppio bogey), poi una certa regolarità. “Dodo” è 58°, ma riesce a evitare il taglio.

Capitolo big: 30° a +2 Dustin Johnson, che deve fare di più se vuol mantenere il numero 1 del mondo; escono di scena molti inglesi di spicco, tra cui Matt Wallace, Tyrrell Hatton e soprattutto un disastroso Justin Rose (+13). Si è invece ritirato il norvegese Viktor Hovland, a causa di un serio problema a un occhio del quale ha ampiamente parlato sui suoi social.

Foto: LaPresse

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