Artistica
Vanessa Ferrari vs Lara Mori, la resa dei conti per le Olimpiadi: duello totale al corpo libero, il giorno del giudizio
Il giorno del giudizio è finalmente arrivato: Vanessa Ferrari contro Lara Mori, il duello imperdibile che deciderà chi tra le due azzurre conquisterà il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2021. Una di fronte all’altra in un duello rusticano, intenso, avvincente e brutale: chi lo vince si assicura il biglietto nominale per il Giappone, chi lo perde deve soltanto sperare di rientrare nel quartetto che formerà la squadra tricolore oppure in un ripescaggio. L’appuntamento è per oggi pomeriggio, attorno alle ore 17.00.
Tutto o niente a Doha, senza possibilità di appello in pedana: un esame determinante che vale i Giochi, eventualmente i quarti per la bresciana oppure i primi per la toscana. Sarà la pedana del corpo libero a fare da teatro alla battaglia campale tra le nostre portacolori, che giungono allo scontro finale dopo tre anni di confronti in giro per tutto il pianeta e in chiusura di un circuito che ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria (questo appuntamento è rimasto incerto fino all’ultimo istante, spostato di data più volte e confermato soltanto all’ultimo momento).
Vanessa Ferrari si presenta con i favori del pronostico. Due mesi fa ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei, tra l’altro sconfiggendo il virus che l’aveva tenuta lontana dalla palestra. La 30enne è in crescendo di forma, in qualifica ha toccato 13.600 incappando in tre decimi di penalità a causa di un’uscita di pedana sulla diagonale tempo-Tsukahara (non la eseguiva dai Mondiali 2017, quando si ruppe il tendine d’Achille) e cambiando la musica di accompagnamento (è tornata a “Bambola” dopo aver sposato “Bella Ciao” per la rassegna continentale).
La Farfalla di Orzinuovi sa che deve vincere per assicurarsi il tagliando per le Olimpiadi, oppure potrebbe arrivare seconda ma battendo Lara Mori e con un esercizio valutato almeno 13.410. Il primo posto del turno preliminare la lascia ben sperare, ma è ben consapevole che in gara può succedere di tutto e sa che dovrà essere impeccabile per non avere rimpianti. La precisione negli arrivi avrà una certa importanza, la decisione di passare a tre diagonali e di rimodulare l’esercizio è apparsa sensata e ovviamente l’allieva di Enrico Casella spera che possa dare i frutti nel momento più importante dell’ultimo lustro.
Lara Mori non molla assolutamente la presa. In qualifica è rimasta attaccata alla connazionale, pagando meno di due decimi di ritardo (13.433, secondo posto). Il mancato riconoscimento del triplo avvitamento le ha tolto qualcosa ed è la riprova che la 22enne può giocarsela fino in fondo. L’allieva di Stefania Bucci si esibisce sulle note dei Queen ed è decisamente energica, ha lavorato duramente in questi tre anni e vuole completare l’opera contro una connazionale e amica, ben consapevole che dovrà davvero superarsi. Le servirà chiudere davanti all’avversaria, oppure sperare che Vanessa non ottenga i risultati a lei necessari.
A fare la differenza potrebbe essere il D Score: la bresciana è partita da 5.9 due giorni fa (e potrebbe anche salire), la toscana da 5.3 (ma sicuramente incrementerà, triplo avvitamento permettendo). L’ultimo confronto diretto si è consumato 15 mesi fa a Baku, ma soltanto in qualifica perché poi la finale venne cancellata a causa dell’esplosione della pandemia e il risultato del turno preliminare venne omologato per la classifica di qualificazione olimpica (pratica scorretta che ha complicato la vita a Ferrari, soltanto seconda, e ha rilanciato le ambizioni di Mori, vincitrice in Azerbaijan). Le azzurre sono appaiate in classifica a quota 80 punti speciali, oggi ci saranno soltanto altre cinque ragazze in pedana ma è innegabile che le nostre ginnaste siano le più quotate.
L’ungherese Zsofia Kovacs e l’ucraina Diana Varinska sono già qualificate ai Giochi, dunque i loro risultati non vanno considerati ai fini del ranking olimpico. Sono come dei veri e propri fantasmi. Ad esempio: se la magiara vincesse la gara e Ferrari arrivasse seconda, Vanessa risulterebbe prima per la classifica che assegna punti a cinque cerchi. Possono realmente strappare punti a cinque cerchi soltanto l’ucraina Anastasiia Bachynska (è capace di qualche colpo di lusso, ma spesso è fallosa) e la brasiliana Lorrane Oliveira, mentre l’egiziana Jana Mahmoud non sarà un fattore per le posizioni che contano.
Foto: Federginnastica