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Volley, Ferdinando De Giorgi: “La Nazionale il sogno di una vita, costruiremo un nuovo percorso verso il 2024”

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Ferdinando “Fefè” De Giorgi è pronto e carico in vista del suo nuovo incarico di coach della Nazionale italiana di pallavolo. L’allenatore pugliese sostituirà Gianlorenzo Blengini al termine delle Olimpiadi di Tokyo e prenderà per mano il gruppo verso i prossimi impegni e le sfide future.

Un cambio “in corsa” che rappresenta un onere e un onore per De Giorgi che, in una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, ha raccontato quanto sarà complicata questa transizione dopo la kermesse con i Cinque Cerchi: “Va programmata ogni cosa. Una volta terminata la Nations League gli atleti che non fanno parte della spedizione per Tokyo, unitamente ad altri che voglio vedere all’opera, saranno convocati per lavorare con me e il mio staff. Ho bisogno di vederli in azione quotidianamente. Tra la fine dei Giochi e l’inizio del torneo continentale ci sarà pochissimo tempo e dobbiamo farci trovare pronti”.

Per l’allenatore leccese, il rapporto con i colori della nazionale è sempre stato qualcosa di particolare: “Da ragazzino, quando ho deciso di dedicarmi alla pallavolo, sognavo la maglia azzurra come giocatore. Un sogno realizzato. Da quando ho iniziato ad allenare, la stessa cosa. Il desiderio di divenire CT è sempre stato nei miei pensieri”.

Con una bacheca già decisamente ricca, De Giorgi preferisce non pensare troppo a quanto già vinto, con uno sguardo verso il futuro: “Per chi ambisce a nuovi traguardi, per chi vuole provare a restare sempre al vertice, per chi intende primeggiare ancora, deve esistere solo il prossimo obiettivo. Ciò che si è già raggiunto non conta più”.

A livello di gruppo della Nazionale, sembra prefigurarsi un cambio generazionale. De Giorgi sa come affrontare questo passaggio di consegne. Uno stimolo ed una sfida in più, per dare molto all’Italia di confermarsi anche nei prossimi anni. Non ripartirò da zero, dato che alcuni giocatori saranno ancora nel team. Costruiremo una nuova nazionale in vista del 2024″.

Foto: Lapresse

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