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Tennis
Wimbledon 2021: Hubert Hurkacz è un carro armato al servizio, Lorenzo Musetti battuto in tre set
Va subito agli archivi il Wimbledon di Lorenzo Musetti. Il ragazzo di Carrara ci prova per due set, ma deve inchinarsi al polacco Hubert Hurkacz con il punteggio di 6-4 7-6 6-1. Il vincitore del Masters1000 di Miami è autore di una prova da vero carro armato al servizio, con cui concede praticamente niente interrompendo subito i sogni di gloria dell’azzurro.
Lorenzo prova immediatamente a mettere pressione sul servizio del suo avversario, trovando comunque delle buone trame, ma il suo primo avversario da professionista sull’erba è davvero quanto di peggio potesse trovare: Hurkacz mette l’azzurro sotto bombardamento costante concedendogli solo sei punti in battuta, attendendo il primo passaggio a vuoto del giovane contendente nel decimo gioco prendendosi la prima frazione.
La seconda va molto vicina ad esserne una copia carbone. L’inizio inganna, poiché Lorenzo si ritrova con quattro palle break a sua disposizione nel primo gioco, ma il polacco è bravissimo ad annullarle tutte con le prime di servizio: saranno le uniche chance per l’azzurro. Il set rimane sul filo dell’equilibrio fino ad arrivare al tie-break. Musetti ha perso qualche certezza nei propri colpi e perde il filo del discorso nel sesto e il settimo scambio, quando Hurkacz si prende un punto combattuto e trova una risposta da applausi: l’azzurro ci prova, strappa applausi con un gran rovescio lungolinea, ma deve arrendersi alla terza palla set andando sotto 2-0. Lì il giovane di Carrara si scioglie definitivamente, deponendo le armi nella terza frazione che scivola via sul 6-1.
Hurkacz ha subito ritrovato le sue armi con il passaggio all’erba: dieci ace e un solo doppio fallo, ma soprattutto solo diciotto punti concessi al servizio su un totale di ottantadue scambi partiti dalla sua racchetta. Il polacco è stato molto più incisivo negli scambi, mettendo a referto 36 vincenti contro i 23 di Lorenzo, a cui non basta sbagliare leggermente meno (19 a 21).
Foto: Lapresse