Atletica
Atletica, Antonio La Torre: “Non andiamo a fare shopping olimpico. Tamberi leader, Jacobs a spallate con gli americani”
Le Olimpiadi di Tokyo 2021 si disputeranno da venerdì 23 luglio a domenica 8 agosto. Ormai mancano poco più di due settimane ai Giochi attesi da cinque anni e l’Italia si presenterà all’appuntamento con grandi ambizioni. La delegazione di atletica leggera sarà la più ampia della storia con addirittura 76 azzurri impegnati in Giappone, le carte da medaglia più interessanti sembrano essere quelle di Gianmarco Tamberi (salto in alto) e Antonella Palmisano (20 km di marcia), ma attenzione anche al sogno di Marcell Jacobs sui 100 metri.
Antonio La Torre, DT della Nazionale Italiana di atletica leggera, ha analizzato la situazione ai microfoni della Fidal: “Ai ragazzi dico: essere arrivati a Tokyo non è un traguardo. Il traguardo è fare un passo in avanti rispetto a ciò che si è fatto finora. Non andiamo a fare shopping al villaggio olimpico. Ognuno dovrà andare a Tokyo sapendo di aver meritato la convocazione, con fatica e impegno, in questo periodo difficile caratterizzato dalla pandemia. Ma bisogna andarci con la giusta concentrazione, senza sentirsi appagati. Senza accontentarsi. E senza farsi bruciare dal contesto. Da tutta la spedizione mi aspetto che ci si esprima a testa alta, consapevoli che l’élite del mondo è ancora parecchio avanti ma che nel frattempo siamo cresciuti anche noi, ed è cresciuta la consapevolezza nelle nostre potenzialità”.
Il tecnico ha proseguito: “Oltre il 60% dei convocati (47 su 76) a Parigi 2024 avrà meno di trent’anni, quindi da Tokyo può cominciare un triennio decisamente interessante. In questi anni abbiamo lavorato per far crescere il valore complessivo dell’atletica italiana e far sì che il maggior numero di atleti e atlete potesse guadagnare lo standard di qualificazione. E il numero così importante è anche figlio della scelta di puntare forte sulle staffette, che da sole aggiungono venti atleti. Il Consiglio Federale ha deciso all’unanimità di portare ai Giochi tutti gli atleti che ne hanno maturato il diritto: la direzione tecnica ha preso atto e recepito questa scelta, e cercherà di fare tutto il possibile, in questi giorni che mancano, per accompagnare i 76 alle Olimpiadi al meglio della loro condizione. Questo è il nostro mestiere. Però bisogna fare i conti con il contesto internazionale e abbiamo sempre raccomandato molto realismo e prudenza. Basti guardare non soltanto i risultati dei Trials americani ma anche quanto sta accadendo in Diamond League. Servirà equilibrio nel valutare e contestualizzare le prestazioni di ognuno”.
Ci si sofferma sugli azzurri di punta: “Gimbo Tamberi leader indiscusso della nostra squadra, Marcell Jacobs vuole – e può – fare a spallate con gli sprinter americani, e non dimentichiamo la classe di Filippo Tortu finalista mondiale a Doha. La staffetta maschile 4×100 ha grandi potenzialità e con tutti i quartetti lotteremo. Dal Molin è l’esempio di chi non si è mai arreso, Yeman Crippa sogna il capolavoro di una doppia finale, Fabbri l’ha mancata per un solo centimetro a Doha. Per quanto riguarda la strada, Giorgi e Palmisano hanno saputo regalarci il meglio negli ultimi anni a livello internazionale. Mi aspetto una prova caparbia da Stano e un Faniel protagonista in maratona pur in un contesto difficilissimo. Ma al di là delle punte, vorrei che l’energia mostrata in questi due anni dagli azzurri si manifesti con forza a Tokyo, da parte di tutti, e attendo grandi prove di carattere da un nutrito contingente di giovani, già a buoni livelli, da Dallavalle a Battocletti, da Sibilio a Scotti, fino a Sabbatini, tutti in partenza per gli Europei under 23 in funzione olimpica. Che non sia soltanto un’Olimpiade dove fare esperienza, ma qualcosa in più: questo è l’auspicio”.
Foto: Fidal