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Atletica, Diamond League: Duplantis tenta il mondiale, 2.03 di Mahuchikh, Gayle vola, Bol esagerata

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La quinta tappa della Diamond League, andata in scena oggi pomeriggio a Stoccolma (Svezia), ha regalato come sempre grandissimo spettacolo. Già detto del secondo posto di Marcell Jacobs sui 100 metri in 10.05, va segnalato quanto fatto dal padrone di casa Armand Duplantis: ha tentato ancora una volta l’assalto al già suo record del mondo di salto con l’asta, ma i tre tentativi a 6.19 metri sono falliti come qualche giorno fa a Oslo. Il Campione del Mondo ha comunque vinto la gara con un rilevante 6.02, battendo lo statunitense Sam Kendricks e il francese Renaud Lavillenie (5.92).

Prestazione di lusso anche nel salto in alto femminile, dove l’ucraina Yaroslava Mahuchikh si è arrampicata fino a 2.03 metri (fallito 2.07, è comunque la miglior prestazione mondiale stagionale) precedendo l’australiana Nicola McDermott (2.01, record nazionale). Arriva un bel 8.55 di Tajay Gayle nel salto in lungo, ma è ventoso (+2.3 m/s): il Campione del Mondo vince comunque ai danni del cubano Juan Miguel Echevarria (8.29). Folata eccessiva anche nel lungo femminile per la tedesca Malaika Mikhambo, che sfrutta +2.6 m/s per volare a 7.02, mentre la serba Ivan Spanovic si ferma a 6.88 (-2,4 m/s).

L’olandese Femke Bol è esagerata sui 400 metri ostacoli: incredibile 52.37, un secondo in meno rispetto a quando fatto venerdì a Oslo (53.33). Diventa la quarta della storia, è a tre centesimi dal record europeo. Interessante record sudamericano nel giro di pista con barriere maschile, firmato dal brasiliano Alison Dos Santos (47.34), mentre Kirani James trova la zampata sui 400 piani (44.63). Nei 200 metri 22.10 (-0.4) per la giamaicana Shericka Jackson.

Nel mezzofondo, avvincente il duello tra la cubana Rose Mary Almanza (1:56.28) e la giamaicana Natoya Goule (1:56.44) negli 800 metri, successi keniani negli 800 maschili con Ferguson Rotich (1:43.84), nei 1500 con Timothy Cheruiyot (3:32.30) e nei 3000 siepi al femminile con Hyvin Kiyeng (9:04.34).

Foto: Lapresse

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