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Atletica, Diamond League: Warholm record del mondo, Duplantis prova 6.19! Ta Lou vola in 10.91, Desalu 4° sui 200

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A Oslo (Norvegia) è andata in scena la quarta tappa della Diamond League 2021, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica leggera. Si è tornati in pista a tre settimane di distanza dal Golden Gala di Firenze, è ormai iniziato il cammino finale verso le Olimpiadi di Tokyo 2021. Serata decisamente avvincente, come hanno sempre abituato i tradizionali Bislett Games. Non soltanto il record del mondo di Karsten Warholm sui 400 metri ostacoli.

Lo svedese Armand Duplantis ha cercato di battere il già suo record del mondo di salto con l’asta, attaccando un vertiginoso 6.19 dopo aver superato il 6.01 necessario per vincere una gara bellissima contro lo statunitense Sam Kendricks (secondo con 5.91).

Stoccata sontuosa dell’ivoriana Marie-Josèe Ta Lou sui 100 metri: perentorio 10.91 con 0,3 m/s di vento contrario, successo netto nei confronti della britannica Daryll Neita (11.06) e della svizzera Ajla Del Ponte (11.16). I 3000 metri maschili regalano la miglior prestazione mondiale stagionale per mano dell’etiope Yomif Kejelcha, capace di giganteggiare in 7:26.25 (record del meeting e personale), alle sue spalle i keniani Jacob Krop (7:30.07) e Nicholas Kimeli (7:31.33).

I 200 metri maschili erano uno dei piatti forti della serata, come da pronostico si è imposto lo statunitense André de Grasse, ma senza scendere sotto la barriera dei 20 secondi: 20.09 per precedere il connazionale Aaron Brown (20.38) e il botswano Isaac Makwala (20.61), quarta piazza per il nostro Eseosa Desalu (20.71). Da segnalare il record nazionale per l’olandese Femke Bol sui 400 metri ostacoli: 53.33, un centesimo meglio del suo precedente, per regolare le ucraine Anna Ryzhykova (54.15) e Viktoria Tkachuk (54.62).

La statunitense Kate Grace si impose sugli 800 metri col tempo di 1:57.60 (personale), regolando l’ugandese Halimah Nakaayi (1:58.70) e la svizzera Lore Hoffmann (1:59.06). Successo secondo pronostico per la keniana Hellen Obiri sui 5000 metri, con lo stagionale di 14:26.38 per sconfiggere l’etiope Fantu Worku (14:26.80) e la connazionale Margaret Kimpekmboi (14:28.24). Nel salto triplo si segnala il successo a sorpresa dell’algerino Yasser Triki (17.23) sul cubano Andy Diaz (nullo nella “finale”). Il tiro del giavellotto sorride alla tedesca Christin Hussong (60.95 in finale). Alla tedesca Malaika Mihambo basta 6.83 per vincere il salto in lungo dopo essersi spinta fino a 6.86 in occasione del secondo tentativo, sul podio anche la serba Ivana Spanovic (6.61) e la bielorussa Nastassia Mironchuk-Ivanova (6.58).

Lo svedese Daniel Stahl si impone nel lancio del disco: 65.72 nella finale dopo un ottimo 68.65, alle sue spalle lo sloveno Kristjan Ceh (65.72 dopo un 66.68) e l’austriaco Lukas Weisshaidinger (61.03 dopo un 65.67). Il miglio maschile è terreno di caccia per l’australiano Stewart McSweyn, che firma miglior prestazione mondiale stagionale e il record oceanico con 3:48.37, si devono accodare il polacco Marcin Lewandowski (3:49.11, record nazionale) e l’australiano Jye Edwards (3:49.27).

Foto: Lapresse

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