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Atletica, Olimpiadi Tokyo: Italia a secco di medaglie dal 2012, ultimo oro nel 2008. Chi sfaterà il tabù?

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L’Italia dell’atletica leggera non vince una medaglia alle Olimpiadi addirittura da Londra 2012. Nove anni fa arrivò soltanto il bronzo di Fabrizio Donato nel salto triplo, un unico alloro in un’edizione dei Giochi tutt’altro che soddisfacente per i nostri colori. Di sicuro meglio del sonoro zero siglato a Rio 2016, quando il medagliere azzurro non venne smosso nemmeno di un millimetro come era successo soltanto a Melbourne 1956 e ad Amsterdam 1928 (l’edizione di Parigi 1900 era davvero pionieristica). Il Bel Paese, però, sembra uscire pian piano da un tunnel nero e dopo anni estremamente difficili si sta muovendo qualcosa, con alcuni atleti in grado quantomeno di ben figurare.

L’obiettivo è tornare a casa da Tokyo 2021 con qualcosa in saccoccia, anche se non sarà semplice e scongiurare un nuovo zero è tutt’altro che facile. Le carte da medaglia sono ormai ben note: Antonella Palmisano nella 20 km di marcia e Gianmarco Tamberi nel salto in alto sono le più concrete, ma attenzione a Marcell Jacobs perché sui 100 metri può davvero tirare fuori l’impresa leggendaria che avrebbe un peso specifico enorme e farebbe la storia. Tanti altri azzurri potranno sicuramente ben figurare e ottenere risultati interessanti, ma puntare al podio appare decisamente arduo.

La medaglia d’oro? Estremamente complicato, anche perché in tutte le gare figurano stranieri che partono decisamente favoriti rispetto ai nostri portacolori. L’ultimo titolo a cinque cerchi portato a casa è stato quello di Alex Schwazer nella 50 km di marcia a Pechino 2008, mentre ad Atene 2004 arrivarono addirittura due trionfi (Stefano Baldini nella maratona e Ivano Brugnetti nella 20 km di marcia).

Foto: FIDAL/Colombo

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