Baseball
Baseball, Olimpiadi Tokyo: la Repubblica Dominicana spaventa il Giappone, vittorioso all’ultimo inning
Grandissimo rischio corso dal Giappone nella gara inaugurale delle sue Olimpiadi, quelle di Tokyo, in cui i nipponici hanno una doppia missione: bissare l’oro del softball e dare una grande gioia a un popolo che fa di questo un autentico sport nazionale. La Repubblica Dominicana arriva fino alla parte bassa dell’ultimo inning con la vittoria quasi in tasca, ma fa i conti senza l’oste e deve cedere per 4-3.
I nipponici partono con Yamamoto lanciatore, rispondono i dominicani con Mercedes. La prima vera emozione arriva nel terzo inning, con Valerio che batte un singolo a destra, sfrutta il walk di Bonifacio e il sacrificio di Rodriguez per arrivare in terza, ma Bautista viene eliminato e dunque non ci sono altri sviluppi. Dalla quarta alla sesta ripresa, invece, succede ancora meno rispetto alle prime tre. O meglio: niente. Nel senso letterale della parola.
La miccia si accende nel settimo inning: con Aogi che rileva Yamamoto, due singoli di Francisco e Mejia sono il preludio al doppio a sinistra di Valerio che manda entrambi a segno per lo 0-2. Risponde solo a metà il Giappone: singolo di Asamura, Yanagita gli regala la terza base con il proprio doppio, poi Murakami viene eliminato in prima, dando però il tempo al suo compagno di ridurre le distanze.
Yamada rischia di trovare la parità nell’ottava ripresa, ma viene eliminato proprio appena prima che riesca a dare ai nipponici il 2-2 sul singolo di Yoshida (che poi arriva anche in seconda base). Ma i fuochi d’artificio vengono riservati all’ultimo inning: da un doppio di Mejia nasce la serie di situazioni che lo porta a segnare l’1-3 con il doppio di Nunez contro il quarto pitcher giapponese della giornata, Kuribayashi. Finita? No, perché sull’ingresso sul monte di Asencio per Diaz succede di tutto: arrivano tre singoli in fila per il Giappone, ed il terzo, di Murakami, porta Yanagita a casa: 2-3 e Kondoh in terza. Genda lo sostituisce da pinch runner e arriva a casa sul bunt di sacrificio di Kai: 3-3, Murakami in seconda e poi in terza su altro singolo di Yamada. Con le basi ormai piene, il singolo al centro di Sakamoto su Marinez (rilievo di Asencio) decreta la fine, perché Murakami sigla il definitivo 4-3.
Foto: LaPresse