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Basket 3×3, Olimpiadi Tokyo: le speranze di medaglia dell’Italia. La formula potrebbe favorire le azzurre

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Il basket 3×3, nel 2021, è al suo debutto olimpico. Specialità giovane, ha guadagnato nel giro di pochi anni abbastanza credito da potersi inserire all’interno del programma a cinque cerchi per la prima volta nella storia, con un torneo a girone unico da otto squadre sia per gli uomini che per le donne.

In particolare, al maschile saranno di scena Serbia, Russia (comitato olimpico), Cina, Giappone, Polonia, Olanda, Lettonia e Belgio. Al femminile, invece, l’Italia sarà accompagnata da Russia (comitato olimpico), Cina, Mongolia, Romania, Stati Uniti, Francia e Giappone.

Per entrambi i tornei ci saranno tre giorni e metà del quarto con lo svolgimento del girone di qualificazione, che poi inserirà sei squadre nella fase a eliminazione diretta. Di queste, due (prima e seconda) vanno direttamente in semifinale, quattro (dalla terza alla sesta) entrano nei quarti con la speranza di poter agganciare la giornata del 28 luglio, quella in cui si assegnano le medaglie all’Aomi Urban Sports Park, che in condizioni normali avrebbe dovuto ospitare fino a 5000 persone.

Questo tipo di formula è diverso da tutti i tornei di 3×3 che si incontrano a livello internazionale. Normalmente, infatti, ci sono due o più gironi che poi vanno a confluire nella fase a eliminazione diretta grazie alla qualificazione delle squadre meglio classificate, in genere due. Un evento di questo genere, invece, si presta a interpretazioni del tutto diverse anche in termini di peso specifico di vittorie e sconfitte.

Per l’Italia, così come per diverse squadre che non partono con i favori del pronostico (che appartengono alla Francia per ranking mondiale e giocatrici e agli Stati Uniti per i nomi pescati dal binomio WNBA-alta Eurolega), questo può rappresentare un punto importante. Può esserlo perché sei squadre qualificate su otto sono tante, e nel caso in cui il passaggio del turno arrivasse, allora molte prospettive potrebbero cambiare anche in un attimo.

Più di tanti altri sport, infatti, il 3×3 può davvero decidersi con pochissimo e sui dettagli: è nella natura stessa di quella metà campo singola che lascia quasi senza fiato per quanto è rapido il gioco. L’Italia l’ha sperimentato nel primo Preolimpico, quello di Graz, dove un tiro all’ultimo punto con la Spagna ha di fatto aperto la strada al dover andare a Debrecen. E l’ha sperimentato nell’ultima partita. Tiro di D’Alie dalla media, canestro, raddoppio istantaneo nell’angolo, partita finita, Olimpiadi. Dettagli per dettagli, in attesa di conoscere il roster azzurro completo (che, con molte combinazioni, è assai competitivo), si può senza dubbio dire che all’Italia questa formula potrebbe anche piacere.

Foto: fiba.basketball

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