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Basket, Italia ai quarti di finale delle Olimpiadi 17 anni dopo la magica Atene 2004. La rinascita e il capolavoro di Meo Sacchetti

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A Tokyo l’Italia del basket non doveva esserci secondo tutti i pronostici della vigilia. Troppo forte la Serbia nel Preolimpico. E, invece, l’Italbasket di Meo Sacchetti non solo ha ribaltato ogni previsione vincendo a Belgrado, ma con due successi nella fase a gironi conquista un quarto di finale che mancava all’Italia da 17 anni.

Quarti di finale conquistati grazie a un clamoroso 24-8 nell’ultimo quarto contro la Nigeria, con gli azzurri che confermano il cuore e la capacità di alzare il ritmo e la qualità quando il match diventa decisivo, come successo contro la Germania. Una vittoria di squadra e una vittoria per Meo Sacchetti, un tecnico che ufficiosamente era arrivato a Belgrado come ex, ma che ha conquistato tutti portando l’Italia dove nessuno pensava.

Merito della difesa, in primis, ma merito della capacità di tutti i giocatori di farsi trovare pronti. Non solo le stelle, come un Nicolò Melli in grande crescita in questa Olimpiade, ma anche di giocatori come Pippo Ricci o Michele Vitali che nei pochi minuti in campo sanno entrare subito in partita e fare la differenza. Un ginocchio ballerino e qualche fallo di troppo hanno limitato, invece, l’utilizzo di Danilo Gallinari, ma lo stato di grazia di Nico Mannion e di Simone Fontecchio hanno fatto la differenza.

Il capolavoro di Sacchetti è proprio questo. Guardando alle rose l’Italia forse non è tra le migliori otto al mondo, per esperienza e qualità tecnica, ma la forza degli azzurri è stata proprio quella di andare oltre i propri limiti e avere avuto il coraggio di scommettere su un giovane come Pajola o su dei comprimari come Ricci o Tessitori. Una rosa, insomma, che non si è mai arresa e quintetti che si sono saputi alternare in modo vincente sempre.

Credits: Ciamillo

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