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Basket: la situazione degli altri Preolimpici. La Slovenia vola a Kaunas. Molti rischi, sorprese e imprese mancate
Non di sola Belgrado vive la scena dei Preolimpici. Si gioca, infatti, anche a Spalato (Croazia), Kaunas (Lituania) e Victoria (Canada) per determinare quali saranno le ultime partecipanti alle Olimpiadi di Tokyo: 8 posti sono già confermati, gli ultimi 4 vengono da queste altre tre città e naturalmente da Belgrado, dove è impegnata l’Italia.
A Kaunas, in particolare, c’è lo spettacolo in movimento di Luka Doncic, che ha finora fatto letteralmente volare la Slovenia. Vero, le avversarie non erano della stessa qualità complessiva (parliamo di Klemen Prepelic e Zoran Dragic tra gli altri), ma i distacchi rifilati restano comunque impressionanti: 35 punti alla Polonia (112-77), 50 all’Angola (118-68). I polacchi, comunque, hanno sconfitto gli angolani entrando in semifinale con l’83-64 del primo giorno, grazie al solito Mateusz Ponitka. I padroni di casa della Lituania, invece, sono partiti col freno a mano tirato, sebbene mai abbiano temuto il Venezuela (78-65), per poi passeggiare sulla Corea del Sud (97-56). In mezzo, successo dei venezuelani per 94-80 sui sudcoreani. Semifinali Lituania-Polonia e Slovenia-Venezuela, ma tutti aspettano il duello dei duelli, quello tra la terra dove il basket è religione e la squadra del giocatore che ha fatto impazzire anche la NBA.
A Spalato, invece, una squadra ha rischiato davvero grosso. Quella di casa. La Croazia, infatti, dopo esser stata travolta dal Brasile all’esordio (94-67 per gli uomini di Aza Petrovic, in una sorta di segno del destino dato che proprio il fratello di Drazen aveva portato il suo Paese alle Olimpiadi nel 2016 battendo l’Italia a Torino), è stata vicina a perdere con la Tunisia. Un clamoroso terzo quarto, infatti, ha portato i nordafricani anche al vantaggio di un punto, poi ci ha pensato Mario Hezonja a sistemare la situazione (75-70). Naturalmente l’altro posto in semifinale, nel girone, è verdeoro (83-57 ai tunisini). La vera sorpresa è arrivata nell’altro gruppo, dove il Messico, trascinato da Francisco Cruz e da Gustavo Ayon, è riuscito a battere la Russia per 72-64 dopo aver infastidito la Germania (82-76): a quel punto scontro tra titani nell’ultima gara, vittoria dei tedeschi per 69-67 ed eliminazione russa. Semifinali Germania-Croazia e Brasile-Messico.
Infine, a Victoria, di cose ne sono successe. Come ad esempio il percorso dell’Uruguay, che è vietato considerare una squadra di basso livello considerate le presenze di gente come Bruno Fitipaldo e Jayson Granger. Nel girone più equilibrato in assoluto tra tutti i Preolimpici, almeno sulla carta, ai sudamericani è mancato un niente per agganciare la semifinale dopo le sconfitte con Turchia (86-95) e Repubblica Ceca (80-79). Proprio i turchi hanno vinto il girone con il successo per 87-70 sui cechi, trovando in Cedi Osman e Furkan Korkmaz i trascinatori. Nell’altro girone, stante la forza molto relativa della Cina (battuta 109-79 dal Canada e 105-80 dalla Grecia), il primo posto se lo sono giocato canadesi ed ellenici, con il successo dei primi (pieni di star NBA) per 97-91: tra le stelle indubbiamente Andrew Wiggins. Le semifinali saranno tra Canada e Repubblica Ceca e tra Turchia e Grecia.
Foto: fiba.basketball