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Basket, Meo Sacchetti: “Contenuti i loro piccoli”. Simone Fontecchio: “Bravi come squadra, ci siamo aiutati”

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Italia in finale al Preolimpico di Belgrado: a cinque anni di distanza da Torino 2016 c’è un’altra possibilità per gli azzurri per andare a caccia delle Olimpiadi. Stavolta l’avversaria sconfitta è la Repubblica Dominicana, eliminata con un severo 79-59 maturato a cavallo tra i due quarti centrali.

Queste le parole di coach Meo Sacchetti in sala stampa: “Pensavamo a una partita dura, loro sono molto tosti in difesa. Abbiamo finito bene i primi due quarti abbiamo iniziato bene il terzo, abbiamo spaccato la partita. Abbiamo tirato bene da tre, sono contento di come i giocatori si sono comportati nella partita“.

Sul confronto con la prima: “Sono state due partite diverse, nella prima abbiamo fatto fatica e ci mancava proprio il ritmo, l’abitudine alla pallacanestro giocata. Siamo stati bravi a riprenderla e portarla a casa. Oggi abbiamo contenuto bene i loro due piccoli, che erano quelli che potevano creare l’uno contro uno e giocare in penetrazione, e sono buoni tiratori. Siamo arrivati al punto che abbiamo fatto quello che dovevamo. Adesso ci toccherà una delle due prossime, pensiamo tutti sia la Serbia. Una squadra di livello. Siamo migliorati. Per giocare alla pari con loro dobbiamo migliorare, avere la faccia tosta di giocare con loro che sono dei grandi. Ma anche i miei giocatori sono dei grandi“.

Sui cinque cerchi: “Ho provato da giocatore le Olimpiadi. Per un atleta di qualunque sport arrivare a giocarle penso sia il top. Solo il calcio non vede le Olimpiadi nel modo in cui lo vedono gli altri atleti degli altri sport. Penso siano un raggiungimento di qualcosa. Hanno un trasporto unico, rimangono dentro per una vita. E’ uno spettacolo diverso, tutta un’altra dimensione“.

Ha parlato anche Simone Fontecchio, 17 punti oggi: “Siamo stati bravi come squadra, abbiamo giocato bene in difesa, contenuto le penetrazioni, ci siamo molto aiutati. Nel terzo quarto abbiamo ucciso la partita con maggiore difesa e facendo girare bene palla in attacco“.

Su Aito, suo coach all’Alba Berlino: “E’ una leggenda del basket europeo, mi ha dato tanta confidenza, ho giocato molto la scorsa stagione. E’ dove sono migliorato un sacco“.

Sul confronto tra le partite: “Siamo migliorati molto da Porto Rico, era la prima volta che giocavamo insieme, in una partita ufficiale. Oggi abbiamo fatto un buon lavoro. Partiti aggressivi, concentrati“.

Sull’importanza della prossima: “E’ una partita molto importante per noi, un’enorme opportunità, la chance di andare alle Olimpiadi. Molta responsabilità, parliamo della Serbia che è un magnifico team con tanto talento. Faremo del nostro meglio come abbiamo fatto nelle ultime due partite e vedremo cos’accadrà“.

Domani gli azzurri giocheranno contro una tra Serbia e Porto Rico, protagoniste dell’altra semifinale: in palio c’è il pass per Tokyo, là dove non si giunge da 17 anni. E l’ultima volta fu medaglia d’argento.

Credit: Ciamillo

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