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Basket, Preolimpico 2021: l’Italia sogna Tokyo, ma serve l’impresa contro la Serbia

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Da Torino 2016 a Belgrado 2021. Sono passati cinque anni da quella maledetta finale contro la Croazia ed oggi l’Italia ha di nuovo la grande occasione di tornare alle Olimpiadi. Questa volta, però, gli azzurri non sono favoriti e avranno bisogno di una clamorosa impresa per superare la corazzata Serbia, favoritissima già dalla vigilia per staccare un biglietto dal Giappone.

Le Olimpiadi mancano da 17 anni per il basket italiano, da quell’incredibile medaglia d’argento vinta ad Atene 2004. Adesso manca una sola partita, sicuramente la più difficile e complicata, ma anche quella che ormai tutti gli azzurri attendevano dal momento del sorteggio. La Serbia è fortissima, ma ha comunque dimostrato in queste tre partite a Belgrado di avere qualche fragilità ed è proprio su queste piccole cosa che l’Italia proverà a costruire il miracolo.

Contro la Repubblica Dominicana è stato fatto sicuramente un passo avanti rispetto all’esordio con il Porto Rico. Un atteggiamento diverso quello degli azzurri, concentrati fin dal primo minuto per chiudere in fretta la pratica e risparmiare energie in vista della finale di oggi. Simone Fontecchio ha confermato di essere in ottima forma e molto importanti sono anche i 14 punti di Stefano Tonut. L’Italia ha tirato bene dall’arco e proprio la percentuale da tre punti sarà decisiva per le sorti azzurre.

Un capitolo a parte lo merita Nicolò Melli. Il capitano azzurro si è finalmente sbloccato contro la Repubblica Dominicana, anche se ha segnato solo cinque punti. Il suo rendimento questa sera sarà fondamentale per l’Italia: in attacco la sua mobilità e capacità di aprire gli spazi è una chiave importantissima per Sacchetti, mentre in difesa avrà un ruolo decisivo su Marjanovic e Petrusev.

Le parole di Meo Sacchetti: “Siamo esattamente dove volevamo essere. Oggi abbiamo giocato meglio di quanto fatto contro il Portorico e siamo stati bravi a contenere i loro giocatori migliori, quelli capaci di fare male nell’uno contro uno. Ora ci aspetta una gara durissima ma quello che c’è in palio cancella ogni paura. Dobbiamo entrare in campo e dare il meglio di noi stessi senza cali di tensione. Inutile girarci intorno, i serbi sono una squadra di talento e di taglia ma i conti si faranno solo alla fine”.

I precedenti tra Italia e Serbia sono tredici e sono solo due le vittorie azzurre, ma mai in una competizione che sia Europeo, Mondiale e Preolimpico. Questa sera potrebbe essere la prima volta perfetta, per realizzare un sogno a Cinque Cerchi.

Credit Ciamillo

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