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BMX, Olimpiadi Tokyo 2021: presentate le squadre di XCO e BMX in vista della partenza per il Giappone

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Nella giornata odierna sono state presentate, per mezzo di una conferenza stampa, le squadre XCO e BMX in vista delle imminenti partenze per le Olimpiadi di Tokyo. All’evento erano presenti anche il coordinatore del gruppo fuoristrada Massimo Ghirotto e i due tecnici Mirko Celestino e Tommaso Lupi.

Per gli obiettivi sotto i Cinque Cerchi del gruppo XCO, ha esordito Eva Lechner parlando della sua condizione: “…sto bene, abbiamo fatto il ritiro a Livigno e c’erano le condizioni perfette per allenarci. Il gruppo è ben affiatato. Ci sono state un paio di procedure diverse rispetto alla normalità ma avendo fatto il ciclocross quest’inverno ero abituata. Sono riuscita comunque ad allenarmi e correre più di quanto mi aspettavo. Sono sicuramente più pronta rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un evento così importante mi fa tirare fuori qualcosa in più; cercherò di tirar fuori il massimo nella gara olimpica, sperando di essere al top in quella giornata”.

Le fa eco Mirko Celestino: “Abbiamo lavorato al meglio. Grazie ai CI di domenica abbiamo avuto la conferma della forma dei nostri ragazzi. Il percorso? Penso sia bello, costruito nei minimi dettagli. Tutti i ragazzi lo conoscono bene. Ci sono alcuni tratti da non sottovalutare, c’è un po’ di tutti: sassi, rock garden ecc. Non ci sono salite durissime, i nostri ragazzi possono esprimere la massima potenza anche in questi tratti. Per quanto riguarda gli avversari, si parla sempre di Pidcock e Van Der Poel ma in una gara olimpica può succedere di tutto, vedi cosa è successo a Sagan a Rio. Il problema sarà posizionarsi subito nelle prime file. Nel femminile, avendo citato l’argento di Eva dell’anno scorso, questo la deve caricare e motivarla a fare la differenza nel grande appuntamento, dove bisogna farsi valere veramente”.

Per Nadir Colledani la situazione sembra positiva: “Sono in forma, è difficile fare una previsione ma sono consapevole di potermi giocare le mie carte. Se dovesse piovere può venire fuori qualche pezzo a piedi come la settimana scorsa a Les Gets. Io col bagnato riesco ad andare meglio. Speriamo ci dia la possibilità di provarlo bagnato se le condizioni atmosferiche perdureranno per tutta la giornata”.

E’ la volta, poi, di Gerhard Kerschbaumer: “Come affronto una gara dove ci sono dei grandi campioni come Van Der Poel, Pidcock o Schurter? Io credo sempre in me e sono convinto di poter far bene. A Leogang per esempio Lechner era sul podio anche se non pensava di poter far bene. Quest’anno ho avuto alti e bassi, ho avuto un po’ di sfortuna. Il risultato non è arrivato ma so cosa posso fare e ora sto bene. Prendo la gara così come viene”.

Passando al Gruppo BMX, Tommaso Lupi ha analizzato la situazione in vista di Tokyo: “Giacomo Fantoni ha rinunciato a numerose gare in questo periodo per arrivare al massimo all’appuntamento olimpico. La preparazione non è stata fatta tanto a livello tecnico, ma più a livello fisico-condizionale. La pista sarà molto esigente con 24 atleti selezionati da tutto il modo. Il tracciato durerà di media 12 secondi in più rispetto ai tipici 30 e questo fa capire la fatica della gara. Dopo le due finali di Coppa del Mondo che Giacomo ha disputato in Colombia, arriva con un buon bagaglio anche dal punto di vista della confidenza nei propri mezzi. Era da tanto che non ci presentavamo alle Olimpiadi; il fatto che ci siamo riusciti ha creato un grande entusiasmo a tutto il movimento ingenerando un entusiasmo che già sta dando frutti positivi. Per la qualificazione ci siamo basati soprattutto sul ranking nazione e sui top 3 del ranking italiani Fantoni, Sciortino e Furlan.”.

Secondo Giacomo Fantoni, quindi, la preparazione è stata veramente mirata per l’evento: “Questo nuovo blocco di lavoro è stato necessario proprio per poter affrontare un tracciato più lungo. La preparazione è stata perfetta, mi sento più in forma della Coppa del Mondo in Colombia. Parto per combattere per una medaglia, non ho intenzione di frenare o rinunciare ad un contatto se sarà necessario. La gara si svolgerà in due giorni ma saranno molto concentrati, e bisognerà andare al massimo su ogni giro. Per quanto riguarda gli avversari, quelli che fanno una finale di Coppa di solito sono 40, qui siamo in 24 e quindi ci sono i migliori; dovremmo pensare più al nostro risultato e dare il massimo. Cosa mi aspetto dalla gara? Ogni giro sarà una cosa a parte, dipende dal cancelletto di partenza. Io cerco di partire sempre davanti anche sgomitando, così da avere più certezze di passare il turno. Abbiamo pensato anche a tattiche di gestione, stando davanti si faticherà molto di più quindi cercare di controllare in maniera più vantaggiosa, lasciando passare uno o due corridori davanti, così da risparmiare qualcosa.

Foto: Lapresse

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