Boxe
Boxe, Olimpiadi Tokyo: i favoriti dei tornei maschile e femminile. Russi e uzbeki al top negli uomini, molte tra le donne. E Irma Testa…
Sembra esserci una sorta di netta divisione geografica tra i tornei di boxe olimpica al maschile e al femminile alle Olimpiadi di Tokyo. Se tra gli uomini i favori del pronostico vanno nella quasi totalità su una direzione tra la Russia e l’Asia centrale, per quanto riguarda le donne c’è una grande variabilità nella ricerca della massima medaglia. Andiamo a vedere tutto nel dettaglio.
UOMINI
PESI MOSCA (52 kg)
In questo caso all’uomo che ha già vinto le Olimpiadi nel 2016, l’uzbeko Shakhobidin Zoirov, non è nemmeno stata assegnata una testa di serie, che è invece toccata all’indiano Amit Panghal, al quale è stata per di più accordata la prima. I due non si potranno incontrare in finale, ma in semifinale, a seguito del sorteggio che si è da poco tenuto. Prepariamoci, dunque, a scintille, mentre dall’altra parte sono il francese Bennama e il cubano Veitia i due favoriti del seeding. C’è anche il terzo Yafai, Galal.
PESI PIUMA (57 kg)
Ancora un uzbeko al top: è Mirazizbek Mirzakhalilov, stavolta accreditato della prima testa di serie. Il tabellone, peraltro, gli ha tolto di mezzo, almeno dal suo lato, i due principali rivali, il cubano Lazaro Alvarez e il russo Albert Batyrgaziev. Così come nei 52 kg, sono 27 i partecipanti.
PESI LEGGERI (63 kg)
Qui c’è molta più incertezza. Il francese Soufiane Oumiha è stato campione mondiale nel 2017 e argento olimpico a Rio, ed è nel pieno degli anni, ma da primo del seeding di rivali ne avrà tanti. A partire già dal secondo turno con l’americano Keyshawn Davis. Potrebbe allora spuntare il cubano Andy Cruz, tra i migliori del suo Paese in questa edizione.
PESI WELTER (69 kg)
Pochi dubbi su quali siano i due favoriti: il britannico Pat McCormack e il russo Andrey Zamkovoy, con il primo dei due che è andato a medaglia in praticamente qualsiasi cosa a livello di eventi internazionali negli ultimi anni. A vantaggio di Zamkovoy va l’esperienza: già bronzo a Londra 2012, ha vinto i Mondiali 2019.
PESI MEDI (75 kg)
Di nuovo qui le cose sono particolarmente incentrate su un duello Ucraina-Russia, con le prime due teste di serie in questo ordine: da una parte Oleksandr Khyzhniak e dall’altra Gleb Bashki. L’uno ha fatto incetta di vittorie tra Mondiali, Europei e European Games (oltre a non perdere dal 2016), l’altro è diventato iridato a Ulan-Ude nel 2019 (dove l’ucraino non c’era). Ne vedremo, in breve, delle belle.
PESI MEDIOMASSIMI (81 kg)
Sarà un’altra di quelle categorie complicate, perché alcuni dei principali nomi non fanno parte del novero delle teste di serie. Non ci si riferisce certo al numero 1, il kazako Bekzad Nurdauletov, o al numero 3, il cubano Arlen Lopez, ma a nomi come l’inglese Benjamin Whittaker. A ben vedere, però, forse il reale favorito qui non c’è.
PESI MASSIMI (91 kg)
Questo è il regno di qualcuno che in Italia conosciamo bene per le volte in cui Aziz Abbes Mouhiidine (non presente a Tokyo) ha dovuto affrontarlo. Parliamo, naturalmente, di Muslim Gadzhimagomedov, uno che da almeno tre anni non lascia nessun tipo di dubbi sulla propria forza. Sarà lui l’uomo da battere, e difficilmente si vede in giro qualcuno in grado di fermarlo.
PESI SUPERMASSIMI (+91 kg)
Bakhodir Jalolov, uzbeko, si presenta con tutti i galloni di uomo da battere sulla scia di tre edizioni consecutive dei campionati asiatici vinte e di una rassegna iridata conquistata. Ha già un presente da pro, con 8 combattimenti vinti su 8 all’attivo. Può dargli fastidio l’americano Richard Torrez Jr. che è uno cui viene pronosticato un buonissimo futuro. Non deve nemmeno preoccuparsi troppo: c’è qualcuno che fu bronzo a Pechino 2008 e poi è diventato una star. Quel qualcuno è Deontay Wilder.
DONNE
PESI MOSCA (51 kg)
Ci troviamo nel tabellone di Giordana Sorrentino, che potrebbe raggiungere il secondo turno dove incrocerebbe Hsiao-Wen Huang (Taipei), numero 4 del seeding. Il pronostico, per i risultati degli ultimi anni, vede favorita la turca Buse Naz Cakiroglu, già argento iridato nel 2019. Nessun’altra del podio di Ulan-Ude si trova a Tokyo.
PESI PIUMA (57 kg)
Ci sarebbe anche Irma Testa in lizza per una medaglia, ma il sorteggio non è stato di grandissimo aiuto per lei. Priva della testa di serie, ha un notevole ostacolo al secondo turno nell’irlandese Michaela Walsh, con cui è 1-1 in una coppia di recenti sfide, ma prima ancora con l’argento iridato, la russa Liudmila Vorontsova. Sempre a questo stadio del torneo altra potenziale supersfida tra Yu-Ling Ting (Taipei) e Nesthy Petecio (Filippine). La britannica Karriss Artingstall è dall’altra parte.
PESI LEGGERI (60 kg)
Per Rebecca Nicoli la situazione non è esattamente delle migliori. Ove superasse il primo turno, al secondo avrebbe direttamente la più grande delle speranze irlandesi, Kellie Harrington, numero 1 del seeding. C’è anche una co-favorita, a dispetto del seeding, ed è la brasiliana Beatriz Ferreira.
PESI WELTER (69 kg)
Angela Carini dovrà subito vedersela con una forte rappresentante di Taipei, Nien-Chin Chen, ex oro mondiale numero 4 del tabellone. Le prime due favorite, però, al momento sono altre: l’americana Oshae Jones, una delle più accreditate per far gioire la platea degli States, e la turca Busenez Surmeneli, quest’ultima definita una sorta di Avni Yildirim al femminile.
PESI MEDI (75 kg)
Nell’unica categoria femminile senza italiane, e con 16 al via, tutto il discorso sembra ridursi alla lingua inglese da oceani opposti. Sono la britannica Lauren Price e l’americana Naomi Graham a potersi contendere con efficacia l’oro, anche se la mina vagante russa Zenfira Magomedalieva è pronta a stroncare i sogni di quest’ultima in uno dei primi turni di più grande interesse in senso assoluto, tra uomini e donne.
Foto: Jérémy Whyte (Boxing Road to Tokyo)