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Calcio, i precedenti dell’Italia in semifinale agli Europei. Tradizione positiva con tre vittorie strappacuore

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Martedì 6 luglio 2021 l’Italia giocherà la sua quinta semifinale ai Campionati Europei di calcio. L’avversaria degli Azzurri sarà la Spagna. Prima di guardare al futuro, tuffiamoci nel passato per rivivere tutte le semifinali giocate nel contesto della manifestazione continentale. Spesso e volentieri, infatti, queste partite hanno regalato episodi entrati nella storia della Nazionale.

La prima semifinale è quella del 1968. L’Italia vuole a tutti i costi riscattare l’umiliazione patita nella Coppa Rimet 1966, quando venne clamorosamente eliminata dalla Corea del Nord. Gli Azzurri ci riescono, perché entrano nel novero delle quattro squadre qualificate alla fase finale, che la Uefa assegna proprio al Bel Paese. Si gioca in casa, quindi, e vista la natura elitaria del torneo, si parte direttamente dalle semifinali. Il 5 giugno, a Napoli, la Nazionale sfida l’Unione Sovietica. Centoventi minuti di battaglia, senza che venga segnato un singolo gol. All’epoca non esistevano ancora i tiri di rigore e il regolamento non prevedeva la ripetizione della semifinale. Dunque, la vincitrice sarebbe stata decisa per sorteggio.

Un sorteggio svolto non alla luce dei riflettori, ma all’interno degli spogliatoi, tramite lancio della monetina. L’arbitro, il tedesco Kurt Tschenscher, i due capitani Giacinto Facchetti e Albert Shesternyov, più un dirigente per squadra, si chiudono in uno stanzino. Sul campo tutti aspettano in fibrillazione e passano minuti che sembrano eterni. Alfine, dopo un’attesa apparentemente infinita, Facchetti spunta dal tunnel degli spogliatoi urlando di gioia. È il segno che il sorteggio ha detto bene all’Italia, che pochi giorni dopo vincerà anche l’Europeo.

Su quel lancio della moneta se ne sono dette di tutti i colori, senza che vi sia certezza su come siano andate davvero le cose, perché tutti i testimoni hanno ormai lasciato questo mondo. Si dice che il sorteggio sia stato ripetuto perché, nel primo caso, il franco francese dell’arbitro si fosse incastrato di taglio nella fessura tra due mattonelle. Un’altra versione afferma, invece, che dopo essere stato gettato in aria, andò perso nella canalina di scolo delle docce e l’operazione dovette essere ripetuta con una moneta da 100 lire. Si racconta che qualche giorno dopo, nel pulire le docce, un inserviente dello stadio San Paolo ritrovò la moneta e che essa, irraggiungibile nel momento del sorteggio, avesse detto “croce”, mentre Facchetti aveva scelto testa. Leggende, appunto, attorno a una vittoria benedetta dalla Dea Bendata.

Passano vent’anni prima di rivedere gli Azzurri in una semifinale vera e propria. Vero che c’è quella de facto del 1980, ma è un match di girone contro il Belgio dove anche il pareggio è un risultato utile. Infatti la partita finisce 0-0 e dice bene a Diavoli Rossi.  Non è però uno scontro dentro-fuori, che la Nazionale torna ad affrontare solo nel 1988, curiosamente ancora contro l’Unione Sovietica. L’Italia ha superato brillantemente la fase a gironi, con due vittorie e un pareggio, ma lo stesso discorso vale per l’Urss di Lobanovski. A Stoccarda, sotto la pioggia, i sovietici sono decisamente più brillanti dal punto di vista atletico. Nel primo tempo la squadra allenata da Azeglio Vicini gioca di rimessa e, difendendosi con ordine, riesce persino ad avere più occasioni degli avversari. Ma, nella ripresa, un errore fatale a centrocampo permette a Gennady Lytovchenko di involarsi verso la porta e di infilare Walter Zenga. L’Italia si butta in avanti, ma quattro minuti dopo un micidiale contropiede viene finalizzato da Oleg Protasov, che fissa il risultato sul 2-0 ed elimina gli Azzurri, i quali escono comunque da un Europeo giudicato positivamente. Curiosamente, quel giorno di 33 anni fa, in campo c’è anche Roberto Mancini, attuale CT della Nazionale.

La terza semifinale è datata 2000 ed è entrata di diritto negli annali. L’Italia gioca ad Amsterdam contro l’Olanda padrona di casa. Gli Azzurri sono arrivati a quella partita con quattro vittorie in altrettanti match, ma lo stesso discorso vale a maggior ragione per gli Oranje, che hanno battuto la Francia Campione del Mondo in carica nella fase a gironi e nei quarti hanno travolto per 6-1 la Serbia.

Gli olandesi sono favoritissimi e infatti schiacciano gli avversari nella propria tre quarti sin dai primissimi minuti, producendo occasioni da rete in continuazione. La Nazionale resiste strenuamente, aiutata anche da un palo che deflette un tiro di Dennis Bergkamp, ma dopo mezz’ora rimane in dieci per la doppia ammonizione di Gianluca Zambrotta. L’Italia sembra sul punto di capitolare, anche perché l’Olanda ottiene un rigore, che però Francesco Toldo para a Frank De Boer. Nella ripresa la pressione dei padroni di casa non si allenta, ma dove non arriva il portiere azzurro, è il palo a salvare nuovamente la situazione. Gli olandesi si procurano infatti un altro rigore, ma sbagliano anche quello! Stavolta è Patrick Kluivert a incaricarsi del tiro, spiazza Toldo, ma angola troppo la palla.

L’Italia, in dieci, regge sino al 120’. Si decide tutto dagli undici metri e il resto è leggenda. Toldo para altri due tiri, Gigi Di Biagio riscatta l’errore dei Mondiali 1998 e Francesco Totti realizza il famoso “cucchiaio”. Gli Azzurri vanno in finale, dove cedono per 2-1 al golden gol contro la Francia dopo essere stati raggiunti a venti secondi dal fischio finale.

Infine, la quarta e penultima semifinale è datata 2012. Si gioca a Varsavia, stavolta l’avversaria è la Germania, decisamente più quotata di una Nazionale arrivata a quel punto vincendo una sola partita (contro l’Irlanda) e pareggiandone altre tre. Ai quarti, infatti, l’Italia ha superato l’Inghilterra solo ai rigori. I tedeschi, invece, hanno triturato ogni sfidante trovata sul loro cammino, comprese Portogallo e Olanda.

Tutti si aspettano un match dominato dai teutonici, invece quella sera gli Azzurri giocano la miglior partita della gestione Prandelli e Mario Balotelli raggiunge quello che sarà il pinnacolo della sua carriera. Il controverso attaccante sfrutta a meraviglia le debolezze della difesa tedesca, realizzando una doppietta da urlo nel primo tempo. La Nazionale vince 2-1, ma il risultato è bugiardo, perché la Germania accorcia le distanze solo su rigore nel recupero, dopo essere stata in balia dell’Italia praticamente per tutto il match. Gli Azzurri vanno nuovamente in finale, ma vengono sconfitti dalla Spagna. Proprio quella Spagna che sarà l’avversaria nella semifinale del 2021.

LE SEMIFINALI DELL’ITALIA AGLI EUROPEI
1968 – Italia-Urss 0-0 d.t.s. , vinta per sorteggio
1988 – Italia-Urss 0-2
2000 – Italia-Olanda 0-0 d.t.s., 3-1 d.r.
2012 – Italia-Germania 2-1

Foto: La Presse

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