Ciclismo
Ciclismo femminile, Olimpiadi Tokyo: le favorite della prova in linea donne. Elisa Longo Borghini sfida la corazzata olandese
Startlist ormai definita, il quadro generale delle candidate al podio di Tokyo 2020 per la prova in linea di ciclismo femminile è più che mai ridotto ad una sorta di elite di contendenti. Le favorite d’obbligo saranno, ovviamente, le olandesi, capeggiate dalla campionessa di Rio 2016 Anna van der Breggen. Ma contro di loro spicca un nome su tutti che sorride ai colori azzurri, e stiamo parlando di Elisa Longo Borghini.
La campionessa tricolore sarà la capitana indiscussa della Nazionale Italiana. La 29enne verbanese spera di poter salire nuovamente sul podio a cinque cerchi dopo la medaglia di bronzo conquistata a Rio 2016, e ha tutte le carte in regola per essere protagonista, visto il tracciato a lei congeniale. Elisa verrà dunque affiancata da due giovani promettenti del calibro di Soraya Paladin e Marta Cavalli, e da un’atleta di grande esperienza come l’ex campionessa del mondo, europea e italiana Marta Bastianelli.
La Longo Borghini è reduce da un ottima prima parte di 2021 con una bella campagna del Nord, il trionfo al Trofeo Binda, ma soprattutto il doppio titolo nazionale in linea e a cronometro. Il Giro Rosa non è andato secondo le sue aspettative, ma non ha di certo cancellato il resto della stagione che si è lasciata alle spalle.
Contro la corazzata azzurra spicca per l’appunto la temutissima formazione dei Paesi Bassi capeggiata dalla campionessa olimpica uscente Anna van der Breggen, le inossidabili Annemiek van Vleuten e Demi Vollering,e dalla medaglia d’oro di Londra 2012 Marianne Vos.
La Van der Breggen, campionessa del mondo in carica, è reduce dalla conquista, anzi, dal dominio nel suo quarto Giro Rosa, ed è la favorita assoluta per vincere la seconda medaglia d’oro consecutiva. Ha avuto una stagione stellare che include anche la conquista del settimo sigillo da record alla Freccia Vallone. Inoltre questa sarà la sua ultima stagione, e l’oro di Tokyo potrebbe essere la ciliegina sulla torta di una carriera semplicemente gloriosa.
Accanto a lei ci sarà dunque la campionessa europea Van Vleuten, che parteciperà alla sua terza Olimpiade dopo aver corso nel 2012 a Londra e a Rio de Janeiro nel 2016, dove è stata coinvolta in un orribile incidente nell’ultima discesa mentre si trovava in testa alla gara. Vincitrice del Giro delle Fiandre, ha poi saltato il Giro d’Italia Donne per concentrarsi sulle Olimpiadi in ritiro a Livigno, dove ha affinato una preparazione le cui aspettative sono davvero alte.
Attenzione dunque ad una possibile outsider come la britannica Elizabeth Deignan, quinta nel 2016 e argento sulle strade di casa nel 2012. L’ex campionessa del mondo ha appena affrontato un Giro Rosa davvero folgorante e chiuso al quarto posto della generale, oltre ad aver fatto suo il Giro di Svizzera. È un’atleta decisamente completa e una delle poche in grado, assieme alla Longo Borghini, di intromettersi nel quartetto olandese e scombinare tutti i loro piani.
Passiamo dunque alla polacca Katarzyna Niewiadoma. Aveva solo 22 anni quando ha partecipato per la prima volta ai Giochi Olimpici del 2016 a Rio de Janeiro e si è classificata al 6° posto. Quest’anno è arrivata quarta al Trofeo Alfredo Binda, seconda a Dwars door Vlaanderen e alla Freccia Vallone, quarta alla Liegi-Bastogne-Liegi, decima alla Vuelta a Burgos e sesta a La Course by Le Tour. Ha anche saltato il Giro Rosa in favore Baloise Belgium Tour per guadagnare velocità e motivazione in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo.
La sudafricana Ashleigh Moolman è stata una delle protagoniste assolute dell’ultimo Giro Rosa dove ha conquistato il secondo gradino del podio e una meravigliosa vittoria di tappa sul Monte Matajur, il che ha fatto capire le sue grandi ambizioni su un percorso ostico come quello di Tokyo. Contestualmente abbiamo anche la danese Cecilie Uttrup Ludwig. Caduta nella crono di apertura del Giro Rosa, ha subito cercato di riprendersi al meglio per puntare dritta al podio di Tokyo. Il percorso è adatto alle sue caratteristiche da atleta da classiche collinari, e i piazzamenti ottenuti quest’anno nelle corse di un giorno sono stati una bellissima base in vista della prova a cinque cerchi.
In ultima battuta abbiamo la coppia australiana formata da Amanda Spratt e Grace Brown. Le aussie non correranno di certo per il secondo posto, e assieme a Sarah Gigante e Tiffany Cromwell, hanno tutte le carte in regola per rendere dura la vita alle temutissime olandesi, magari anche coalizzandosi con le nostre azzurre. Spratt e Gigante potrebbero essere tra le scalatrici più forti, mentre Brown e Cromwell hanno la perfetta combinazione di potenza e resistenza.
Foto: Lapresse