Ciclismo

Ciclismo femminile, Pagelle Olimpiadi: Olanda bocciata e beffata, Longo Borghini non tradisce mai

Pubblicato

il

PAGELLE OLIMPIADI CICLISMO FEMMINILE TOKYO 2020

Anna Kiesenhofer, voto 10: la gara della vita, quei miracoli olimpici che accadono veramente pochissime volte e solo nelle manifestazioni a Cinque Cerchi. La 30enne austriaca, priva di grandi risultati a livello internazionale, va in fuga sin dal mattino e guadagna oltre 10′ con le compagne d’avventura. Il gruppo non le insegue e lei decide di mettersi in proprio: a 40 chilometri dal traguardo parte in solitaria e, con una lunghissima cronometro, riesce ad arrivare a braccia alzate sul traguardo.

Annemiek van Vleuten, voto 8: ci ha provato in tutti i modi, soprattutto ci ha sperato, ma è solamente argento. Cinque anni dopo la delusione di Rio, altra prestazione non del tutto felice per l’atleta orange. In ogni caso è stata la migliore in lungo e in largo in corsa: prima una caduta, poi attacchi a ripetizioni, con l’ultimo che è valso la seconda piazza.

Elisa Longo Borghini, voto 8: terza a Rio de Janeiro, terza (per due volte ai Mondiali), la collezione di bronzi prosegue con quello a Cinque Cerchi che arriva in quel di Tokyo. Il capitano azzurro non è riuscita a scattare, a fare la differenza, vista anche la situazione tattica. Si è tenuta la sparata giusta per il finale: attacco prorompente che vale un podio stupendo. Da vera e propria campionessa qual è.

Marta Cavalli, voto 7: è già pronta a diventar grande, nonostante i soli 23 anni. Sarà il capitano italiano per il futuro e lo dimostra oggi con una prova sempre attenta, sempre nelle prime posizioni. Prova anche a muoversi sul finale, copre al meglio lo scatto di Longo Borghini e chiude in una più che positiva ottava piazza.

Anna van der Breggen, voto 4: la ultra favorita della gara odierna. Non si riusciva a trovare uno scenario nel quale l’olandese potesse perdere la corsa. Invece ci è riuscita. Una delusione assoluta.

Olanda, voto 4: convocazioni e scelte tattiche scellerate per le Orange. La medaglia di van Vleuten non può bastare a limitare le critiche su una performance assolutamente deludente per la squadra favoritissima per l’oro.

Foto: Lapresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version