Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Ciclismo
Ciclismo, la caduta al Tour de France ha ‘regalato’ l’oro a Primoz Roglic
La prova in linea e la prova a cronometro delle Olimpiadi di Tokyo 2021 hanno dato verdetti completamente differenti. La prima, infatti, ha premiato i reduci del Tour, con i primi otto classificati che avevano tutti preso parte alla Grande Boucle. La seconda, invece, ha strizzato decisamente l’occhio a chi non ha partecipato al grande giro francese e a chi lo ha lasciato con due settimane d’anticipo, vale a dire Primoz Roglic.
D’altronde una corsa di sei ore e una di neanche un’ora prevedono sforzi completamente differenti. Nella prova in linea era fondamentale avere il ritmo gara nelle gambe, onde evitare che la luce si spegnesse negli ultimi chilometri. Nella cronometro, invece, ove bisogna dare tutto per un lasso di tempo limitato, la maggior freschezza di chi ha saltato la Grande Boucle ha fatto la differenza. E’ eloquente il caso di Van Aert, il quale è arrivato alla manifestazione odierna in riserva, anche poiché si è spremuto pochi giorni fa nella corsa in linea, e non è riuscito a esprimersi sui suoi livelli.
Da questo punto di vista, l’aver dovuto lasciare il Tour in anticipo ha sicuramente aiutato Roglic. Lo sloveno è arrivato alla gara a cinque cerchi decisamente fresco e, oltretutto, ha potuto volare in Giappone prima di altri. Ciò significa che ha avuto l’opportunità di studiare il tracciato nel minimo dettaglio. Non a caso, Primoz, durante la gara odierna, ha pennellato le numerose curve presenti lungo il circuito in modo pressoché perfetto.
Dopodiché, ci vogliono, prima di tutto, le gambe per vincere rifilando un minuto ai primi inseguitori. E Roglic oggi aveva davvero una condizione pazzesca. Su un tracciato che ne esaltava le caratteristiche, lo sloveno ha sfornato la miglior prestazione della carriera in una prova contro il tempo. In salita aveva tutt’altro passo rispetto alla concorrenza e in discesa, per l’ennesima volta, ha dimostrato di essere uno dei migliori al mondo nel fondamentale.
Foto: Lapresse