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Ciclismo, Olimpiadi Tokyo 2021: le speranze di medaglia dell’Italia. Elisa Longo Borghini e Filippo Ganna le punte

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Mancano soltanto tre settimane alle attesissime Olimpiadi di Tokyo 2020, e anche le delegazioni azzurre del caro e amato ciclismo sono pronte a scendere in campo con un gruppo veramente affiatato e competitivo su ogni fronte. In questa rassegna a cinque cerchi l’Italia delle due ruote è pronta a superarsi.

Si partirà già con alte ambizioni sin dalle prove su strada sia in linea che a cronometro dove, guardando entrambi i fronti, l’uno maschile e l’altro femminile, abbiamo delle ottime chance per puntare dritti al podio in un paio di occasioni se non di più. I due fari, le due grandi speranze tricolori nella terra del Sol Levante arrivano dalla medesima regione, il Piemonte, e dalla stessa provincia, Verbania. Ovviamente stiamo parlando di Elisa Longo Borghini e Filippo Ganna.

La campionessa italiana in carica di Ornavasso non è nuova ai Giochi Olimpici, anzi. La sua unica partecipazione risale proprio a Rio 2016 dov’è riuscita a regalarci una meravigliosa medaglia di bronzo nella prova in linea, sfiorando il podio anche nella gara a cronometro chiusa con un quinto posto di tutto rispetto. Da lì in poi la verbanese, classe 1991, è diventata il faro assoluto del movimento ciclistico nazionale nonché una delle big del panorama internazionale.

Dall’alto dei suoi due bronzi mondiali, cinque titoli italiani nelle prove a cronometro, tre in linea, un Giro delle Fiandre, una Strade Bianche, due vittorie al Trofeo Binda e tanti altri successi, compreso un 2021 spumeggiante anche nelle Classiche del Nord dove si è sempre ben difesa centrando il podio in diverse occasioni, Elisa è una rivale di altissimo livello anche per le temute olandesi pronte a spadroneggiare ancora una volta anche ai Giochi Olimpici.

Non sta affrontando un Giro Rosa di altissimo livello, ma può anche darsi che voglia preservarsi proprio in vista di Tokyo e sfruttare questi giorni lungo il nostro Bel Paese per affinare la condizione e mantenersi ‘intatta’ in vista della partenza per l’Oriente. Accanto a sé avrà due giovani promettenti come Soraya Paladin e Marta Cavalli, ma anche Tatiana Guderzo, la veterana dall’alto delle sue tre partecipazioni ai Giochi Olimpici. Un terzetto preparato e pronto a tenere chiusa la corsa in caso di attacco da parte delle temute olandesi o di qualche solista. Il percorso di Tokyo si presta ad attacchi, ed Elisa è la nostra carta migliore per puntare veramente in alto.

La piemontese sarà in gara anche nella prova a cronometro, ma nonostante la sua grande preparazione in questa tipologia di prove, non sarà facile competere con il resto del parterre. Una questione che invece si ribalta a livello maschile, perchè Filippo Ganna è l’indiziato numero uno per la prova olimpica contro il tempo. Il campione di Vignone avrà da sé il fatto di essere il campione del mondo in carica a cronometro, ma contestualmente anche la pressione di chi sa che avrà proprio questa responsabilità totalmente sulle proprie spalle e che quindi sarà quasi ‘obbligato’ a non deludere le aspettative.

Se si guarda alla stagione attuale, Filippo ha sbagliato poco o niente dominando ogni prova contro il tempo che si è ritrovato davanti. L’unica occasione in cui ha ‘peccato’ è stato al Campionato Italiano chiuso ben al di sotto dei pronostici, con un quarto tempo lontano dal suo vero valore. Ma in ogni caso questo ‘errore’ non è risultato come un grave problema in vista di Tokyo, glielo si può concedere.

In Giappone peró non saranno ammesse distrazioni. Il parterre sarà davvero di lusso e tutti saranno pronti e motivati nel superarlo. Al momento Filippo sta proprio finalizzando la sua preparazione al di fuori delle gare senza alcun tipo di pressione. Lo ritroveremo comunque al via della Settimana Ciclistica Italiana nella Nazionale di Davide Cassani, proprio per gestire ogni minimo dettaglio lontano da troppe ambizioni, soltanto per testarsi un’ultima volta. Una scelta più che giusta, ed è più che consapevole del fatto che ha dinnanzi a sé la prova della vita. Con lui ci sarà anche Alberto Bettiol da cui non è da escludere un buon piazzamento tra i migliori dieci. 

Quest’ultimo lo ritroveremo in gara anche con Vincenzo Nibali, Damiano Caruso, Giulio Ciccone e Gianni Moscon per la prova in linea. Questa sarà la gara regina, quella più attesa, dove avremo diverse carte da giocarci e un podio che non è poi così lontano dalla nostra portata su di un percorso che si presta a diversi risvolti. Nibali sarà il faro, il veterano che guiderà gli azzurri, sempre con quel pizzico di conto in sospeso con le Olimpiadi che ha lasciato sulla strada di Rio 2016 per quella maledetta caduta con cui si è giocato la medaglia d’oro. 

Caruso e Moscon invece, saranno le due punte da podio grazie alla loro condizione a dir poco eccezionale. Il primo dall’alto del suo secondo posto al Giro, l’altro rinato in questo 2021 sorprendente e culminato con la conquista del GP Lugano al termine di un’azione solitaria a dir poco incredibile e che ben promette per Tokyo. Ciccone e Bettiol dovrebbero essere i due uomini in grado di tenere chiusa la corsa, anche se quest’ultimo non andrà assolutamente sottovalutato date delle sue grandi doti da finisseur. 

Foto: Comunicato Trek-Segafredo

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