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Ciclismo
Ciclismo, Olimpiadi Tokyo: Filippo Ganna 5° a 1″84 dalla medaglia. Roglic domina la cronometro
Non era il grande favorito, non era l’uomo più atteso, ma un fenomeno viene fuori negli appuntamenti di questo livello. Primoz Roglic, dopo la delusione al Tour de France, con una brutta caduta nella prima settimana che lo ha costretto al ritiro, si toglie una soddisfazione immensa: lo sloveno va infatti a conquistare la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nella cronometro maschile di ciclismo su strada.
Un percorso durissimo quello a Cinque Cerchi: due tornate da 22,1 chilometri, con diversi saliscendi e oltre ottocento metri di dislivello. Partenza ed arrivo al Fuji International Speedway. Specialisti non favoriti, più performanti gli uomini di fondo. Roglic ha sfruttato al meglio le proprie caratteristiche, dominando questa prova in lungo e in largo: sin dalla prima tornata l’uomo della Jumbo-Visma ha innestato un ritmo insostenibile per i rivali. Tempo di 55’04” alla media di 48.160 km/h.
Una battaglia apertissima alle sue spalle, con quattro corridori nel giro di 4” a giocarsi le medaglie. A venir fuori, a sorpresa, è l’olandese Tom Dumoulin, medaglia d’argento: il compagno di team di Roglic, ad inizio stagione aveva pensato addirittura al ritiro, salvo poi rientrare al meglio e chiudere la gara a 1’01” dallo sloveno. Ad agguantare il bronzo l’australiano Rohan Dennis, a 1’04” dalla vetta.
Tanta sfortuna per coloro che chiudono la top-5. L’elvetico Stefan Kueng è quarto, per questione di centesimi rispetto a Dennis. In casa Italia c’era tantissima attesa per Filippo Ganna: il campione del mondo in carica della specialità termina quinto a 1’05”, a 1″84 dal bronzo. Un percorso assolutamente non favorevole per il cronoman azzurro, costretto ad adattarsi, provando con tutte le forze a centrare un risultato importante, solamente sfiorato. Un continuo saliscendi che invece ha esaltato Roglic, uomo da grandi giri.
L’altro italiano in gara, Alberto Bettiol, chiude undicesimo a 2’34” dalla vetta.
Foto: Lapresse
Luca46
28 Luglio 2021 at 10:37
Personalmente ritengo che essendo l’olimpiade ogni 4 anni il percorso dovrebbe essere da specialisti. Ad un mondiale ogni tanto ci può stare ad un olimpiade no. Qui mi chiedo dove sia la federazione ciclistica italiana che con un campione come Ganna dovrebbe farsi rispettare. La ritengo una cosa inacettabile.
Federico Militello
28 Luglio 2021 at 10:38
Sono d’accordo, la penso allo stesso modo.
Luca46
28 Luglio 2021 at 21:00
Oltretutto se pensiamo che il Giappone non aveva interesse a favorire i suoi atleti per questa gara ne a favorire nessun’altro ed essendo evidente che 800 metri di dislivello per una crono è un dato fuori dal consueto anche per cronometro concepite con qualche difficoltà altimetrica è facilmente ipotizzabile che qualche federazione abbia spinto per arrivare a tanto (o almeno è una possibilità). Questa cosa la trovo offensiva per un campione di questa levatura. È come se avessero fatto gareggiare Bolt su una pista di 100 metri con pendenza del 15%.