Ciclismo
Ciclismo, Peter Sagan ufficializza il divorzio dalla Bora-hansgrohe assieme a Pascal Ackermann
Il tre volte campione del mondo Peter Sagan, e il velocista Pascal Ackermann, hanno ufficializzato il loro divorzio dalla Bora-Hansgrohe. Il loro addio alla formazione teutonica era già nell’aria da diverso tempo, con lo slovacco sempre più proiettato verso il Team TotalEnergies, e il tedesco nel mirino dell’UAE Team Emirates.
“Oggi vorrei annunciare che si sta chiudendo un ciclo nella mia carriera professionale e che non rinnoverò il mio contratto con BORA-hansgrohe oltre la fine della stagione 2021 – ha dichiarato Sagan in un comunicato stampa di quella che si appresta a diventare la sua ex squadra – Vorrei esprimere il mio apprezzamento a Ralph Denk, Willi Bruckbauer , gli sponsor del team, tutti i miei compagni di squadra e l’intero staff di BORA-hansgrohe per il supporto e la fiducia che mi hanno dato durante queste cinque stagioni”.
Dal 2017 al 2021, ne sono passati di momenti gioiosi, ma anche dolorosi, vissuti da Sagan. Ma sono stati sicuramente anche gli anni più vincenti di tutta la sua carriera: “Abbiamo ottenuto così tante cose, e anche nei momenti difficili siamo rimasti uniti. Penso che siamo e non eravamo solo compagni di squadra, facevamo parte di una grande famiglia – ha poi proseguito l’ex iridato – Non ho dubbi che le cinque stagioni che ho trascorso in BORA-hansgrohe sono state tra le più prolifiche della mia carriera e alcuni dei miei momenti più memorabili sono accaduti in questo periodo. Sono stato il primo corridore a conquistare tre Campionati del Mondo consecutivi, ho avuto l’onore di vincere la Parigi-Roubaix. Ho ottenuto la mia centesima vittoria da professionista indossando i colori della BORA-hansgrohe, ho vinto la mia settima maglia verde da record al Tour de France e la mia prima maglia ciclamino al Giro d’Italia”.
E qui lo slovacco ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto verso questa svolta: “Tuttavia, dopo una lunga e approfondita discussione con la mia stessa direzione e di comune accordo con BORA-hansgrohe, siamo giunti alla decisione che sarebbe stato meglio se il mio ciclo nella squadra si fosse concluso e che un nuovo capitolo si fosse aperto. Il cambiamento fa parte della vita e della crescita. Sono sicuro che BORA-hansgrohe continuerà ad avere successo e auguro loro tutto il meglio nelle prossime stagioni”.
Parole di ringraziamento nei confronti della Bora anche da parte dello sprinter Pascal Ackermann, passato professionista proprio con la formazione tedesca, con cui ha ottenuto 35 successi tra cui la maglia ciclamino al Giro d’Italia 2019, due tappe, altrettante alla Vuelta, il Prudential Ride London del 2018, due frazioni alla Tirreno-Adriatico e quattro al Giro di Polonia.
“Sono molto grato per il tempo che ho trascorso con la squadra. È stato il più formativo della mia ancora giovane carriera di corridore professionista – ha dichiarato Ackermann – Sono particolarmente grato che la squadra mi abbia dato lo spazio per diventare un velocista di punta. Non è sempre facile da ottenere. Ricorderò soprattutto i momenti durante il Giro 2019, dove ho vinto la maglia del ciclamino. E anche la mia vittoria a Eschborn-Francoforte. Questi sono momenti che non dimentichi. Tuttavia, la carriera di un ciclista professionista è limitato. E durante questo periodo, vorrei fare ulteriori esperienze e crescere continuamente. Per questo ho deciso di intraprendere una strada diversa, una decisione per me tutt’altro che facile. Ringrazio tutta la squadra, ma soprattutto i miei compagni che hanno sempre creduto in me. Vi auguro il meglio”.
Foto: Lapresse