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Europei, le finali vinte e perse dalle squadre di casa. I precedenti. Ultima affermazione della Francia nel 1984. Ma 32 anni dopo…

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Nonostante la singolare edizione itinerante, la finale degli Europei 2021 vedrà in campo una squadra di casa. L’atto conclusivo della manifestazione si disputerà a Wembley, a Londra, dove sarà impegnata l’Inghilterra, che avrà quindi la possibilità di sfidare l’Italia di fronte al pubblico amico. Al riguardo, è interessante ripercorrere la storia delle finali giocate dal Paese ospitante.

La prima nazione a disputare una finale casalinga è la Spagna nel 1964. Al Santiago Bernabeu di Madrid va in scena una partita durissima contro l’Unione Sovietica. Botta e risposta tra i due team nei primissimi minuti, quindi la sfida si tramuta in un’autentica battaglia, durante la quale non mancano i colpi bassi da ambo le parti. A sei minuti dal termine, gli iberici trovano il gol vittoria e si impongono 2-1.

Nel 1968 tocca, invece, all’Italia. Si gioca all’Olimpico di Roma e l’avversaria è la Jugoslavia, che passa in vantaggio sul finire del primo tempo. Il match è molto combattuto e gli azzurri riescono a rendersi pericolosi solo grazie alle palle in attive. In effetti a dieci minuti dal termine Angelo Domenghini trova il pareggio su punizione. Si va ai supplementari, durante i quali l’occasione migliore è per i balcanici. Il risultato però non cambia e si chiude sull’1-1. Così si rigioca due giorni dopo. Stavolta l’Italia, in formazione rivoluzionata e soprattutto forte del recuperato bomber Gigi Riva, riesce a segnare due volte nella prima mezz’ora. La Nazionale vince 2-0 e alza al cielo la Coppa.

Passano sedici anni prima di assistere nuovamente alla dinamica della finale casalinga. Nel 1984 la Francia sfida la Spagna al Parco dei Principi di Parigi. È una partita nervosa, in cui ambedue le squadre rimangono molto abbottonate. È un episodio a sbloccare il risultato. Su una punizione di Michel Platini, il portiere Luis Arconada, sino a quel momento impeccabile durante l’intero Europeo, si rende protagonista di una “papera” che regala il vantaggio ai transalpini. Le Furie Rosse provano a reagire, ma les Bleus resistono. Anzi, nel recupero raddoppiano in contropiede, arrotondando un’affermazione più sofferta di quanto non dica il 2-0 finale.

Due decenni dopo è il turno del Portogallo, che nel 2004 affronta la sorprendente Grecia all’Estadio da Luz di Lisbona. Le due squadre si erano già incontrate tre settimane prima nella fase a gironi e gli ellenici avevano inopinatamente vinto per 2-1, cominciando un’incredibile cavalcata in grado di portarli addirittura in finale. In pochi, però, credono che i greci possano ripetersi. Il match si gioca a ritmi bassi, senza che qualcuno voglia prendersi rischi. All’inizio della ripresa la Grecia passa cinicamente in vantaggio su corner, dopodiché mette in atto un furibondo catenaccio, reggendo sino al 90’. I lusitani devono incassare una bruciante sconfitta per 0-1, vedendo sfumare il sogno di laurearsi Campioni.

Infine, nel 2016 è ancora la Francia a giocare una finale in casa, stavolta allo Stadio Saint-Denis, curiosamente proprio contro il Portogallo, che però nel primo tempo perde per infortunio Cristiano Ronaldo, trovandosi in difficoltà. I transalpini si dimostrano superiori sfiorando più volte il vantaggio, negato a ripetizione dal portiere Rui Patricio. Quando l’estremo difensore portoghese non ci arriva, ci pensa il palo a salvare la sua porta. I tempi regolamentari finiscono 0-0 e si va ai supplementari. Qui, però, la Francia implode e il Portogallo trova il gol con Eder. I francesi vengono battuti 0-1, mentre i lusitani possono festeggiare il titolo sfuggitogli dodici anni prima.

Dunque, quella di domenica sarà la sesta finale degli Europei che vedrà coinvolta una nazione ospitante. Sinora il bilancio è di 3 successi per i padroni di casa con 2 sconfitte, arrivate però proprio negli atti conclusivi più recenti. Interessante notare come tutte le partite abbiano avuto punteggi bassi e sovente siano state alquanto combattute.

Foto: La Presse

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