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F1, GP Austria 2021: qual è la vera Ferrari? Bella di mattina, indietro in FP2

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La Ferrari archivia una prima giornata del Gran Premio d’Austria all’apparenza schizofrenica. In mattinata la Scuderia di Maranello ha occupato la seconda e la terza posizione nella classifica dei tempi, venendo superata esclusivamente dalla Red Bull di Max Verstappen. Un eccellente biglietto da visita, però stropicciato dall’esito della sessione pomeridiana, al termine della quale il Cavallino Rampante si è dovuto accontentare del tredicesimo e del sedicesimo crono. Quali sono le cause di una regressione così marcata?

Prima di strapparsi i capelli e strillare al “Gambero rosso” è necessario sottolineare quanto accaduto nella FP2. La Ferrari ha lavorato a lungo sulla simulazione di gara, al punto tale che Charles Leclerc e Carlos Sainz sono stati letteralmente gli ultimi a scendere in pista con mescola soft. Proprio quando il monegasco e lo spagnolo hanno cominciato il loro time attack, sull’autodromo di Spielberg ha cominciato a cadere un’allegra pioggerella. Niente in grado di bagnare l’asfalto, ma sufficiente per ridurre notevolmente il grip fornito dal tracciato. In altre parole, né il madrileno, né il ventitreenne del Principato hanno potuto sfruttare le gomme morbide, a differenza di tutti gli altri. Ecco la ragione dell’apparente controprestazione pomeridiana.

D’accordo, negli ultimi tempi ci siamo abituati al pessimismo, ma se analizziamo razionalmente quanto visto oggi, giungeremo alla conclusione che la FP1 è stata una sessione regolare, tenutasi in condizioni paritetiche per tutti, a differenza del turno pomeridiano, il quale va invece letteralmente preso con le molle. Il reale valore della Scuderia di Maranello si capirà però solo domani. L’impressione è che si stia cercando il giusto compromesso in tema di assetto. Settimana scorsa si è sacrificata la qualifica in favore della gara, mentre per il corrente weekend si sta provando a trovare la quadra del cerchio tra un set-up adatto sia al giro secco che al long-run.  Proprio per questo si è lavorato tanto in ottica gara nel pomeriggio. Nella FP1 Sainz ha denunciato un notevole degrado con mescola C5, a dimostrazione di come l’assetto fosse ideale per la qualifica, ma non certo per il Gran Premio.

Insomma, un Cavallino Rampante troppo bello per essere vero al mattino, ma al tempo stesso decisamente troppo brutto per essere vero al pomeriggio. La verità sta nel mezzo? Non proprio, la sensazione è che il centro di gravità delle Rosse sia più vicino ai valori mattutini e non a quelli pomeridiani. L’incognita, per sabato, è rappresentata dal previsto innalzamento delle temperature. Influiranno sul rendimento delle SF21 e di tutte le altre monoposto? Tra meno di 24 ore la risposta.

Foto: La Presse

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