Formula 1
F1, il confronto tra Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il monegasco più spettacolare, lo spagnolo più concreto
La Formula Uno ha mandato in archivio 9 dei 23 Gran Premi stagionali. Si può quindi effettuare una prima verifica in itinere del rendimento del neo-arrivato Carlos Sainz in relazione al più quotato Charles Leclerc.
QUALIFICA
Guardando al rendimento sul giro secco, si nota come Leclerc sia mediamente più veloce di Sainz. Nelle nove qualifiche andate in scena sinora, il monegasco ha realizzato due pole position, mentre lo spagnolo non è mai andato oltre il quarto tempo. Inoltre il ventitreenne del Principato si è guadagnato un piazzamento in prima o seconda fila per ben cinque volte, contro una sola del ventiseienne di Madrid.
Insomma, sembrerebbero numeri nettamente favorevoli a Leclerc, ma analizzando la situazione in maniera più approfondita, ci si renderà conto come il raffronto sia meno sbilanciato. Infatti Charles sarà anche più veloce, ma negli “scontri diretti”, è in vantaggio 6-3, indice di come Carlos gli stia comunque tenendo testa. Anzi, a ben guardare, l’iberico ha battuto il compagno di squadra due volte nelle ultime tre gare.
Inoltre, analizzando la posizione media in qualifica, salta fuori come quella di Leclerc sia 5,333. Il risultato di Sainz invece è 7,444. Cosa significa? Che c’è una fila di differenza in favore del pilota del Principato, il quale mediamente realizza un tempo tra il quinto e il sesto, mentre lo spagnolo si attesta, in media, tra la settima e l’ottava piazza.
Dunque, in qualifica Leclerc è sicuramente superiore, ma Sainz non sta sfigurando e soprattutto gode di una tendenza positiva, poiché nelle tre prove post-Baku ha saputo avvicinarsi al team-mate. Certo, Charles è calato notevolmente come le prestazioni della Ferrari, ma in proporzione Carlos ha accusato una flessione inferiore.
GARA
I risultati che contano, però, sono quelli della domenica. Sotto questo punto di vista la situazione è oltremodo equilibrata. A oggi, la Ferrari ha raccolto 122 punti, divisi pressoché equamente tra Leclerc (62) e Sainz (60). La dinamica più interessante è rappresentata dal fatto che il Gran Premio di Monaco si è dimostrato una sorta di spartiacque.
Fino a quel momento, il monegasco era sempre arrivato davanti al compagno di squadra, ma sappiamo bene cos’è avvenuto per le stradine del Principato. Charles ha realizzato la pole position prima di andare a sbattere contro le barriere, danneggiando la propria SF21. In questo modo, a causa di un protocollo nei controlli non propriamente irreprensibile da parte del team, Leclerc non ha neppure potuto prendere il via in gara, dove invece Sainz si è piazzato secondo, regalando alla squadra quello che sinora è l’unico podio del 2021.
Da Montecarlo in poi, l’iberico si è rivelato più efficace del compagno di squadra, con l’unica eccezione di Baku, dove ha commesso un errore costatogli diverse posizioni. Però tra la Francia e Spielberg, il ventiseienne madrileno ha saputo gestire meglio gli pneumatici ed essere decisamente più concreto, sfruttando maggiormente il potenziale della monoposto. Certo, Leclerc si fa notare molto di più, ma ultimamente incide meno di Sainz.
Infatti, se la Ferrari è ancora in corsa per chiudere terza nel Mondiale costruttori, lo deve soprattutto alla solidità dello spagnolo, che peraltro sta disputando la miglior stagione della sua carriera. Mai, dopo nove gare, aveva ottenuto così tanti punti. Si tratta di un dato oltremodo rassicurante, che potrebbe anche fungere da sprono al monegasco, conscio di avere un compagno di squadra in grado di tenergli testa. La metafora della formica e della cicala appare esagerata, ma il concetto non è poi così dissimile.
Foto: La Presse