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F1, la Ferrari incassa una figuraccia annunciata pensando di risalire in gara. Ma se dovesse piovere…

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Nel Gran Premio d’Austria la Ferrari ha incamerato la peggior qualifica della sua stagione. Per la prima volta nel 2021 nessuna Rossa è riuscita a entrare in Q3, poiché Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno realizzato rispettivamente l’11° e il 12° tempo. C’è un “però” gigantesco in questa situazione, ovvero il fatto che la Scuderia di Maranello abbia letteralmente deciso di sacrificare alcune posizioni in griglia, ritenendo che scattare dalla sesta fila rappresentasse il “male minore”. Infatti piloti e tecnici del Cavallino Rampante sono giunti alla conclusione che partire qualche casella più avanti con gomma soft sarebbe stato ancora più penalizzante di qualificarsi a centro griglia.

Già, perché Sainz e Leclerc hanno affrontato il Q2 con mescola media, come peraltro le Red Bull, le Mercedes e le McLaren. L’iberico e il monegasco non sono entrati nella top ten provvisoria dopo il primo time attack, ma hanno scelto di perseverare con il compound C4, rifuggendo come la peste il più morbido C5. Insomma, piuttosto di “rischiare” di partire dalla terza o dalla quinta fila con mescola soft, si è preferito accettare la possibilità di essere fuori dalla top-ten, ma di poter scegliere la gomma con cui iniziare la gara domani.

Inutile girarci attorno, per la Ferrari è una figuraccia. Se vogliamo si tratta di una debacle annunciata, perché si sapeva che il caldo avrebbe fatto male alla SF21. Non a caso l’assetto scarico scelto con il fresco nella giornata di ieri, quest’oggi non ha assolutamente funzionato. Così Leclerc e Sainz hanno preso la decisione di evitare la mescola C5, in quanto montarla avrebbe significato condannarsi a una strategia a due soste domenica. Tanti team hanno infatti grossi dubbi in merito alla possibilità di completare la gara con un unico pit-stop partendo con le soft. Tuttavia vedere la Williams di George Russell davanti alle Rosse a parità di mescola dice tutto su quanto sia peggiorata la monoposto a causa di qualche grado di temperatura in più. Dopotutto, per quanto migliorata, la SF21 rimane figlia della lunatica SF1000.

Settimana scorsa a Maranello hanno optato per sacrificare la qualifica in favore della gara, non al punto di oggi, ma il concetto è lo stesso. Il ventitreenne del Principato e il ventiseienne madrileno sono convinti di poter risalire la china, proprio come avvenuto nel GP di Stiria. Certo è che la posizione di partenza è ancora più penalizzante e, ora come ora, è difficile pensare di ottenere un risultato migliore di sette giorni orsono. Le Mercedes e le Red Bull sono troppo superiori e lo stesso Lando Norris scatta dalla prima fila. L’obiettivo sarà scavalcare le Alpha Tauri e le Aston Martin per confermare la sesta e la settima piazza ottenute il 27 giugno.

Attenzione però, perché la beffa è dietro l’angolo. Se dovesse piovere, tutta questa finissima strategia andrebbe a pallino, in quanto in caso di corsa bagnata decadrebbe l’obbligo per i primi dieci di partire con le gomme usate in Q2. In altre parole, qualsiasi ipotetico vantaggio sulle vetture costrette a prendere il via con le morbide verrebbe meno. Le possibilità di acquazzoni a ridosso della partenza sono sotto al 50%, ma comunque non sono risibili (al momento oscillano dal 25% al 40%).

Insomma, alla Ferrari si è fatta la scommessa di avere una gara asciutta. Conviene sperare che il cielo sia coperto, per avere qualche grado in meno, ma che non si aprano le cataratte, perché altrimenti la metafora è presto trovata. Per le Rosse pioverebbe sul bagnato.

Foto: La Presse

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