Formula 1
F1, Sebastian Vettel: “È sbagliato accreditare la pole position al vincitore della qualifica sprint”
Sebastian Vettel è l’unico pilota diverso da Lewis Hamilton ad aver vinto un Gran Premo di Gran Bretagna nell’era-turbo ibrida. Il tedesco riuscì nell’impresa nel 2018, peraltro grazie anche ad alcuni spettacolari sorpassi, infliggendo quella che può essere a tutti gli effetti considerata l’unica sconfitta patita dal Re Nero nel proprio GP di casa dal 2014 in poi. Chiaramente, per il trentaquattrenne teutonico le speranze di ripetersi sono infime, ma ciò che più conterà sarà di riscattare quanto accaduto a Spielberg, dove Seb non ha brillato né nel GP di Stiria, né in quello d’Austria. Ecco quanto ha dichiarato Vettel nell’abituale conferenza stampa dei piloti del giovedì.
“Ah quindi chi vince la gara sprint ottiene la pole position? Non lo sapevo. Penso che sia sbagliato. La pole position dovrebbe andare a chi è più veloce sul giro secco. Vedremo cosa succederà, perché se questo weekend sarà una tantum, allora dal punto di vista statistico non cambierà granché. Però, se si finiremo per avere 10 gare sprint l’anno prossimo, allora bisognerà fare una riflessione, perché diventerà davvero strano”.
Quindi, come risolvere il problema statistico se si dovesse porre? “Credo si debba aggiungere una nuova voce alle statistiche, chiamandola sprint pole o qualcosa del genere. È una novità assoluta, le statistiche della Formula Uno sono nate in un’epoca diversa, 50 anni fa la sprint race non era neppure concepibile. Quindi se è qualcosa che non c’era, ma adesso c’è, significa che è stato creato qualcosa di nuovo. Non mi sembra così difficile da capire! E se è qualcosa di nuovo, le statistiche devono essere trattate in maniera nuova”.
Quali sono le sensazioni di Seb in vista del nuovo format? “Diciamo che ridurre di un’ora le prove libere e sostituirle con una sessione più significativa non è una cattiva idea, nel senso che così facendo ci sarà azione già il venerdì e la cosa mi piace. Credo però piaccia a tutti i piloti. Tra l’altro penso sarà emozionante, perché avremo solo un’ora di prove libere e poi si andrà tutti subito in pista per le qualifiche”.
Dunque, parere positivo sulla qualifica sprint? “Non ho detto questo. Dico solo che è una dinamica nuova e, come tutte le cose nuove, è emozionante. Diamole il beneficio del dubbio e vediamo cosa salta fuori. Ci sono tante incognite, ma credo che la qualifica sprint meriti quantomeno una chance”.
Foto: La Presse