Ciclismo
Filippo Ganna: “Non ho rimpianti, magari a Parigi percorso più adatto. Ora la pista, siamo fiduciosi”
Filippo Ganna non è riuscito a conquistare una medaglia nella cronometro individuale delle Olimpiadi di Tokyo 2021. Il Campione del Mondo ha purtroppo pagato a caro prezzo un percorso davvero molto difficile e con oltre 800 metri di dislivello lungo 44 chilometri, che ha sorriso allo sloveno Primoz Roglic. Il piemontese si è dovuto accontentare del quinto posto, ad appena 1”84 dalla medaglia di bronzo che sarebbe stata almeno un premio alla caparbietà del 25enne e lo avrebbe proiettato con più serenità verso le gare su pista.
L’azzurro ha dato davvero tutto quello che aveva lungo i due giri di un circuito infarcito di saliscendi. La delusione all’arrivo è inevitabile, anche perché il distacco dal podio è davvero minimo, ma Filippo Ganna ha analizzato la sua prestazione in maniera positiva: “Non ho rimpianti, rifarei tutto uguale. Ho dato il massimo, davanti a me c’è gente che vince corse a tappe ed era al Tour fino a qualche giorno fa… Più di così non potevo. Sono tranquillo, felice, fosse stato un anno fa non avrei nemmeno dovuto fare questa corsa. Ho fatto ciò che dovevo quindi nessun rimpianto. Stavo bene ma guadagnavo solo nelle parti in discesa. Invece, logicamente, quando la strada saliva la gamba non era competitiva al top come quella degli scalatori. Magari a Parigi ci sara’ un percorso un po’ più adatto alle mie caratteristiche“.
Lo sguardo va subito all’inseguimento a squadre su pista, dove l’Italia può puntare alla medaglia d’oro: “Ora pensiamo alla pista: i miei compagni sono arrivati ieri, spero che abbiano messo a posto il jet lag e che le gambe comincino a girare bene. Siamo fiduciosi. Un’Olimpiade è sempre un’Olimpiade e ora se su pista andrà bene non è che dimenticheremo questa performance di oggi: diciamo che è un apprendistato per il futuro“.
Sul podio sono saliti lo sloveno Primoz Roglic (secondo al Tour de France 2019 e vincitore della Vuelta di Spagna 2020, ma ritiratosi all’ultima Grande Boucle a causa di una caduta), l’olandese Tom Dumoulin (vincitore del Giro d’Italia 2017, ma che pochi mesi fa aveva appeso la bici al chiodo per difficoltà psicologiche), l’australiano Rohan Dennis (già Campione del Mondo delle prove contro il tempo).
Foto: Lapresse