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Ginnastica artistica, Giorgia Villa Campionessa d’Italia all-around. Vinto il duello con Maggio e D’Amato

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Giorgia Villa si è laureata Campionessa d’Italia all-around per la terza volta in carriera. Dopo i sigilli del 2018 e del 2020 sul giro completo, la bergamasca ha conquistato l’ambito scettro nazionale nel concorso generale individuale, rendendosi protagonista di una bella gara al PalaVesuvio di Napoli (impianto che ospiterà gli Europei 2024, oggi trasformatosi in una fornace a causa del grande caldo che ha comunque condizionato le prestazioni). La 18enne ha trionfato col punteggio complessivo di 54.350, non essendo comunque ancora al top della forma e commettendo alcune sbavature. La capitana delle Fate ha ancora dei dolori alla schiena e non riesce a eseguire il doppio avvitamento al volteggio, fermandosi a uno e ottenendo un discreto 13.800.

Nella parte centrale di gara è saltato fuori il carisma dell’azzurra, che ha espresso un ottimo livello ginnico tra parallele asimmetriche (14.200, 5.7 il D Score) e trave (13.950, 5.8 la nota di partenza). A quel punto la bergamasca si era portata in testa alla classifica generale con nove decimi di vantaggio nei confronti di Martina Maggio e sembrava avere comodamente in tasca il titolo, ma al corpo libero ha commesso due grossi errori in atterraggio dalle diagonali acrobatiche e si è fermata a 12.400 (4.9).

Al termine dell’esercizio al quadrato si è anche toccata la caviglia e ha fatto una smorfia di dolore, ma si trattava soltanto di una botta momentanea e ha già prontamente tranquillizzato sul suo stato di stato al termine della gara. Martina Maggio aveva in mano la possibilità di conquistare il titolo ed è stata impeccabile al corpo libero per 80 secondi, poi cade sul doppio raccolto conclusivo e dice addio ai sogni di gloria. Un peccato per la brianzola, tornata ai vertici dopo lo spavento che si era procurato durante la Final Six Scudetto.

La 19enne, che spegnerà le prossime candeline proprio durante i Giochi, aveva piazzato un buon avvitamento e mezzo alla tavola (14.300), alle parallele era stata solidissima (14.250), poi alla trave aveva commesso un paio di sbavature (12.500) e il 12.300 conclusivo la relega al terzo posto con un complessivo 53.350. Senza lo scivolone finale avrebbe vinto il suo primo tricolore, invece si deve accontentare del gradino più basso del podio dopo il secondo posto dello scorso anno anno.

Tra lei e Villa si piazza Asia D’Amato, che in autunno vinse il campionato italiano a pari merito con Giorgia. La genovese ha tuonato al volteggio (14.400 al doppio avvitamento), alle amate parallele è rimasta sotto alle sue potenzialità (13.550), alla trave si è sbilanciata (12.600) e poi ha chiuso con un buon corpo libero (12.850) per il 53.400 finale. Alice D’Amato, altra Fata in procinto di partire per Tokyo, ha deciso di non esibirsi al corpo libero per un piccolo fastidio al polpaccio, ma per il resto non è dispiaciuta: 14.750 col dty, 13.300 alle parallele (può fare meglio), 12.250 alla trave con due sbilanciamenti di rilievo.

Le Fate hanno gareggiato un po’ col freno a mano tirato. Il DT Enrico Casella ha dichiarato che le ragazze hanno recuperato da infortuni e problemi fisici, che gli esercizi sono ritrovati e che si va alle Olimpiadi con ottimismo, ma per questo weekend si è deciso di non rischiare troppo per salvaguardare la salute. Chiaramente le condizioni sono cambiate rispetto ai Mondiali 2019, dove si conquistò una storica medaglia di bronzo a squadre, ma ci si presenterà in Giappone per sognare comunque in grande. Vanessa Ferrari, che parteciperà ai Giochi ma da individualista, non era in gara a Napoli.

Ai piedi del podio si piazza Veronica Mandriota (53.150), quinta la giovane stella Angela Andreoli (52.850, D Score pazzeschi da big mondiale, ma qualche errore di troppi in termini di esecuzione), sesta Manila Esposito (51.150), settima Camilla Campagnaro (51.100), ottava Irene Lanza (50.800).

Foto: Simone Ferraro/FGI

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