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Ginnastica, chi emulerà Morgan Hurd alle Olimpiadi? L’unica ad approfittare dell’assenza di Biles: i precedenti

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Negli ultimi otto anni ci sono state soltanto due grandi competizioni internazionali in cui Simone Biles non si è presentata alla finale all-around per dominare in lungo e in largo. I Mondiali 2017 e, oggi, le Olimpiadi di Tokyo 2021. Nel primo caso la statunitense era totalmente assente alla rassegna iridata, non vi prese parte perché quello era il suo anno sabbatico dopo i quattro ori conquistati ai Giochi di Rio 2016 e nel frattempo era impegnata tra comparsate televisive, Dancing With The Stars e il lancio del suo libro. Nel secondo caso, invece, la 24enne si è presentata alla competizione e ha disputato il turno di qualificazione, ma poi si è ritirata durante la finale a squadra e ha deciso di non difendere il titolo sul giro completo perché alle prese con criticità mentali che la stanno destabilizzando.

Simone Biles ha vinto sempre il titolo nel concorso generale individuale quando è scesa in pedana, da quando è passata tra le seniores: 5 volte ai Mondiali (2013, 2014, 2015, 2018, 2019), 1 volta alle Olimpiadi (2016). Nell’unico precedente senza l’icona assoluta della Polvere di Magnesio fu un’altra americana a salire sul gradino più alto del podio, ovvero Morgan Hurd nel 2017. Aveva 16 anni quando si impose a Montreal con 55.232, appena un decimo di vantaggio sulla candese Ellie Black, quattro sulla russa Elena Eremina e cinque sulla giapponese Mai Murakami. Equilibrio enorme, la grande differenza rispetto alle gare con Simone Biles all’opera. Oggi (a partire dalle 12.50) ci aspettano proprio questa situazione di incertezza e una decina di ragazze in grado di tentare il colpaccio da oro.

La brasiliana Rebeca Andrade ha a sorpresa il miglior punteggio di ingresso. La sudamericana, però, non partirà con i favori del pronostico, che invece pendono su altre tre ragazze: la statunitense Sunisa Lee, le russe Angelina Melnikova, Vladislava Urazova. L’americana è estremamente completa ed esprime una ginnastica molto concreta e spettacolare. La capitana della Russia sa come ci si comporta in certe gare, ma il suo storico parla anche di tanti errori nei momenti cruciali.

Da tenere in serissima considerazione la belga Nina Derwael, la cinese Xijing Tang e la statunitense Jade Carey, che entra all’ultimo minuto come sostituta di Biles. In ultima battuta la francese Melanie De Jesus Dos Santos e la giapponese Mai Murakami. Possibili outsider le due britanniche Jessica e Jennifer Gadirova, oltre alla cinese Yufei Lu. Italia in gara con Alice D’Amato e Martina Maggio: cercheranno di rientrare nella top-15, sono state bravissime ad arrivare fino a qui e a essere protagoniste nella gara a squadre.

Foto: Lapresse

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